Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

La scommessa Il Corso pedonale «Una strada restituita alla città»

Fonte: Sardegna Quotidiano
16 luglio 2013

 

 L’INIZIATIVA Da stasera, e per ogni venerdì e sabato, niente auto La zona sarà animata con spettacoli e iniziative, i locali potranno mettere i tavoli all’esterno. Uniti il Comune e la Confesercenti

Il piano di rilancio col corso Vittorio Emanuele pedonale nel weekenddalle 20 alle 3 di venerdì e sabato dall’incrocio di piazza Yenne fino a via Tigellio – parte oggi, con tutti i riti scaramantici del caso da parte del Comune, della Confesercenti e dei negozianti della strada, che sono divisi sul progetto del Corso senza auto: a favore 34, quattordici astenuti e dieci contrari. Stasera tocca al Jazz wine festival: musica in strada e i ristoratori propongono menu a tema. Quale? La fregola. Il prossimo spazio all’animazione per bambini, poi fine settimana dedicato allo sport, il 2 e 3 agosto una sfilata di moda per eleggere “Miss Cagliari del Corso”, e poi altri sei appuntamenti tra fiori, animali, animazione mediaevale, carnevale e musica, birra artigianale, danza e peculiarità della Sardegna. È il cartellone stilato dalla Confesercenti (che mette 5mila euro, tra fioriere, cartelli e rollup gonfiabili), circa 10mila euro da parte del Comune e altri 5mila dalle quote, di diversa entità e non obbligatorie, messe dai commercianti. Ancora da definire la possibile apertura del parcheggio di via Cesare Battisti, ma il dato di fatto è che si parte. «Con tutti i possibili aggiustamenti del caso, ecco perché partiamo di sabato, potremmo avere tutto il tempo per intervenire. L’esperienza dell’anno scorso ha fatto emergere criticità e positività. Non tutti sono d’accordo sul corso pedonale», dice Barbara Argiolas, assessore comunale alle Attività produttive, «ma questa è una via da restituire ai cittadini, la novità saranno i tavolini e sedie all’esterno, i ragionamenti prosegurianno anche a ottobre». Roberto Bolognese, presidente provinciale di Confesercenti, accende idealmente un cero: «È una partenza, massima cautela, ma l’intento è fare in una volta sola quanto fatto in tanti anni alla Marina, è un progetto ambizioso. Vogliamo ridare al corso il ruolo che merita». Sulla storica strada cagliaritana dicono la loro anche altre voci. Come Giorgio Pisano, presidente del comitato Stampace: «Molti cagliaritani non conoscono il corso, serve portarlo alla ribalta, partendo dal decoro urbano, qui ha persino vissuto Antonio Gramsci. Il corso deve vivere tutto il giorno e non solo grazie ai bar e ristoranti». Tra i ristoratori, Roberto Cinus, da ventisette anni dirige un ristorante: “«prirò, ma nessun tavolino fuori. Non ho cambiato idea, la priorità resta il restyling della strada» Contraria Maria Concas, locale al 182: «Due mesi fa abbiamo portato al Comune 58 firme di negozianti contrari alla pedonalizzazione. Il corso necessita di un intervento di arredo urbano e di una seria disinfestazione».

Paolo Rapeanu

 IL BILANCIO LA FOLLA PER NOTTI COLORATE

Due giorni fa c’è stato il primo dei sette giovedì con i negozi aperti fino a mezzanotte. Tanta gente in giro, qualche busta in più tra le mani ma, causa crisi, siamo ancora lontani dai fasti di un tempo e musicisti e trampolieri in giro da via Paoli fino al Largo. Tuttavia, la prima Notte colorata (la scelta era il rosso) ha portato con sé due pecche. All’aeroporto di Elmas non c’è ancora il “totem di benvenuto” ai turisti, con le informazioni sulle serate cagliaritane di shopping. Assenti nelle vie i gazebo della Coldiretti con i prodotti “a tema colorato”, come angurie e pesche. «Hanno mandato le richieste di autorizzazioni troppo tardi, per giovedì prossimo tutto sarà a posto. Il totem di benvenuto è in fase di stampa, sarà pronto tra pochi giorni», assicura l’assessore comunale alle Attività produttive,

Barbara Argiolas.