Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sant'Elia, il Cagliari corre

Fonte: L'Unione Sarda
16 luglio 2013

La proposta della società al Comune per poter avviare i lavori allo stadio

 

«Scriviamo a Sky per far trasferire subito i soldi»

 


Massimo Zedda lo ha ripetuto ai microfoni di Videolina: «Ho accolto con favore la proposta del Cagliari calcio, ora siamo in attesa che le somme entrino nelle casse del Comune e il prossimo passaggio sarà la firma della convenzione, per poi avviare l'iter che riporterà la squadra a casa».
Il tribunale di Milano non ha ancora dato una risposta. La settimana scorsa i legali della società rossoblù hanno depositato una memoria con cui rinunciano all'opposizione e chiedono lo svincolo dei soldi pignorati dall'amministrazione nella causa per i canoni arretrati del Sant'Elia. I giudici si sono riservati di decidere ma ieri il club ha fatto un ulteriore passo avanti, confermando ai dirigenti pubblici che, se lunedì non fosse ancora depositata la sentenza, si potrebbe inviare una comunicazione congiunta a Sky Italia (sono i diritti della tv a essere bloccati con il contenzioso) «per liberarla dal vincolo precedente e rendere possibile il pagamento nei termini richiesti».
Attualmente ci sono poco meno di 2 milioni 600 mila euro “congelati”, il credito vantato dal Comune è di 2 milioni 212 mila 347 euro. Il resto (378 mila 306 euro) andrebbero alla società.
Il management di viale La Playa sta insistendo, perché i tempi sono strettissimi, ogni giorno che passa senza un accordo impedisce il rientro nel vecchio stadio dove, prima di poter tornare a giocare, bisogna fare diversi lavori. Potrebbe essere una strada semplice e veloce quella di mandare a Sky la nota congiunta, ma il Comune sembra voglia continuare ad aspettare. L'istanza di rilascio di una nuova concessione d'uso è stata formalizzata nei giorni scorsi e - in una mail datata 11 luglio - si «auspica che, preso atto che non ci può essere alcun ostacolo all'incasso e che tutte le formalità richieste sono state adempiute con il massimo impegno, si possa arrivare subito a definire quanto è necessario per accelerare l'avvio dei lavori». Prima di tutto c'è da fare una “bonifica” dell'impianto abbandonato da aprile del 2012, poi aprire il cantiere vero e proprio. Oltre a montare le tribune fatte con i tubi Dalmine (probabilmente quelle di Is Arenas) la società dovrà provvedere, tra le altre cose, alle manutenzioni ordinarie su tutte le opere edilizie e impiantistiche e a creare percorsi di passaggio per il pubblico, dagli ingressi agli spalti. Secondo la bozza della convenzione (che dovrà essere approvata in Consiglio comunale) il Comune invece si occuperà degli spogliatoi e del ripristino dei box sotto la copertura. Il progetto, già pronto negli uffici comunali, dovrà essere adottato dalla Giunta, poi si farà la conferenza di servizi, si attenderà il parere del Coni e si aprirà il procedimento con la Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. (cr. co.)