Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Troppi incivili, la città è sporca

Fonte: L'Unione Sarda
16 luglio 2013

All'alba spettacolo indecente nei quartieri della movida. Degrado anche al Poetto

 

Quadruplicate le sanzioni dei vigili ma ancora non basta

Le bottiglie di birra agli angoli della scalinata, un tappeto di cartacce e mozziconi di sigaretta tutt'attorno. C'è anche un odore di pipì insopportabile. Sotto i primi raggi del sole piazza Santo Sepolcro offre il volto peggiore. Davanti all'Auditorium di piazza Dettori la fotografia non cambia. È il film triste che si registra ogni giorno alla Marina. I resti delle notti brave alle luci dell'alba mostrano un quartiere in balìa di vandali e incivili.
NOTTI BRAVE «Non è edificante circolare nelle strade in queste condizioni, interverrò con la commissione e l'assessore», annuncia il consigliere del Pdl Edoardo Tocco. Anche nel piazzale sul Bastione regna il degrado: le lattine e le bottiglie abbandonate sulle panchine sono decine. Nelle aiuole finisce di tutto: cartoni per pizza, buste e piatti di plastica. Sui muri le scritte insensate dei writers del dopocena aumentano a vista d'occhio. «Ma a casa loro buttano l'immondezza per terra?», si domanda Giuseppina Loi, 43 anni, di Castello. «È una vergogna».
SULLA SPIAGGIA Ma non c'è solo la notte a ispirare i comportamenti da incivili: in questi giorni di caldo, il Poetto a fine giornata è un cimitero di rifiuti preda di gabbiani e cornacchie. L'educazione di troppi frequentatori sembra un optional, soprattutto alla prime fermate: le solite bottiglie di birra, buste vuote, e anche piene (di rifiuti), e persino batterie sono sparse tra la sabbia. Una cartolina sgradevole per i turisti, un pugno nello stomaco per i cagliaritani, almeno per quelli che credono nel senso civico e nel rispetto della città. «Nei primi sei mesi di quest'anno le violazioni al regolamento di igiene del suolo sono già state 91», racconta Manuela Atzeni, comandante della Polizia municipale. «In tutto il 2012 sono state 42». Quasi quadruplicate, ma ancora troppo poche per contrastare l'inciviltà.
MALEDUCAZIONE Via Garibaldi, ore 11, una donna fresca di parrucchiere cammina con passo elegante. Si ferma davanti a una vetrina, decide di entrare nel negozio, butta la sigaretta per terra. Forse è il richiamo irresistibile dei saldi, il posacenere è a meno di un metro. In via Dante capita di peggio. Il semaforo è rosso, un giovanotto apre lo sportello della sua Mini e con noncuranza disarmante rovescia sull'asfalto un cumulo di mozziconi. Dalla macchina dietro parte un colpo di clacson, il "colpevole" fa un gesto di stizza. In via Cao di San Marco c'è uno spettacolo pietoso ogni sera, con i resti lasciati dai frequentatori del Mc Drive di via Bacaredda. «Mangiano e buttano tutto in terra», si lamenta Pietro Corda.
IN OGNI QUARTIERE E poi c'è la Cagliari meno di passaggio, dove il degrado è nascosto, ma il risultato non cambia. Dietro il Brotzu, tra le sterpaglie alte un metro, si fanno notare vecchi televisori e materassi. In via Piero della Francesca, dietro i cassonetti, c'è persino la carcassa di un frigorifero. È la cronaca di un sabato qualunque, tra strade prese a caso. L'effetto è sgradevole, l'analisi pure: Cagliari è sporca soprattutto per colpa dei sui abitanti.
Sara Marci 


Il gruppo su Facebook ha già quasi 1400 iscritti. Sabato pulizia della spiaggia

Nasce “Bella senz'aliga”

Discussioni e foto di sporcizia per svegliare le coscienze

 


Quasi millequattrocento iscritti e una missione ambiziosa: ripulire Cagliari e tutta l'Isola. La battaglia contro gli incivili sbarca sul web, su Facebook per l'esattezza. Il nome dice tutto: “Bella senz'aliga (per una Sardegna pulita)”. C'è un dettagliato reportage fotografico sullo stato di abbandono della nostra terra. «Magari non servirà a niente», scrive uno degli amministratori, Flavio Cagliaritano. «Ma potrebbe anche smuovere le coscienze degli incivili che scaricano i rifiuti dove capita». E potrebbe anche portare «alla segnalazione dei siti più degradati alle autorità competenti per la pulizia».
Sabato prossimo, alle 17 e trenta, è in programma il primo appuntamento “Poetto senz'aliga”. Partecipazione libera, verrà ripulita una parte della spiaggia, e sarà distribuito ai bagnanti un volantino «per sensibilizzare all'educazione e al rispetto della natura». Nessun intento politico: «Anzi, noi ci rivolgiamo proprio alle amministrazioni per porre rimedio alle nostre segnalazioni».
Anche Jacopo Cullin scende in campo. Due giorni fa ha postato una foto sulla sua pagina Facebook con l'immagine triste del Bastione come appare ogni mattina prima dell'intervento massiccio degli operatori ecologici. «Pubblico questa foto con la speranza che possa arrivare a chi sporca la città», scrive l'attore-regista. «Mi chiedo: avete mai provato a portare via tutto e lasciare la piazza come l'avete trovata?». La vena ironica stavolta non c'entra. «È bello sapere di appartenere a una comunità che ama la propria città e fa di tutto per renderla pulita, per viverci meglio e per gli ospiti che verranno a visitarci». (sa. ma.) 


L'opinione

Il sociologo:
rispettiamo
solo ciò che è
in casa nostra

Il paragone con l'Europa più civile non può mancare. «In Svizzera, se uno getta per strada una cartaccia, viene subito accerchiato da guardie ostili. A Cagliari, purtroppo, è un gesto così naturale da passare inosservato». Gianfranco Bottazzi, docente universitario, analizza il fenomeno del degrado dilagante tra le strade della città con l'occhio del sociologo. «Manca il senso del rispetto per tutto ciò che è pubblico», spiega. «Gli antichi Romani parlerebbero di res nullius , una cosa che non è di nessuno». Il problema è proprio questo: «Dalle nostre parti ciò che è al di fuori di casa nostra non è considerato come un bene pubblico, e quindi di tutti».
Davanti a chi ritiene che i colpevoli siano solo i giovanissimi, Bottazzi replica: «Gli adolescenti non fanno altro che comportarsi come vedono in famiglia». La soluzione del sociologo: «Bisognerebbe fare campagne di sensibilizzazione nelle scuole, inculcare nei bambini il senso civico, e magari portarli una volta al mese a pulire una strada diversa». Non ha dubbi: «Una città pulita e sicuramente più attrattiva anche dal punto di vista turistico». La strada è ancora lunga. (sa. ma.) 

 


Le multe

Gettare
le sigarette
dall'auto
costa 105 euro

Dove il buonsenso scarseggia, arrivano i vigili armati di fischietto e blocchetto dei verbali: «L'articolo 15 del codice della strada prevede due sanzioni», spiega il comandante della Polizia municipale, Manuela Atzeni: «Venticinque euro di multa per chi deposita materiali vari per strada e 105 per l'imbrattamento: ad esempio, gettare un pacchetto di sigarette dal finestrino».
Le multe salate non sembrano però bastare per scoraggiare gli incivili, nemmeno in tempi di crisi: la città continua a essere sporca malgrado le sanzioni nel 2013, in proiezione, siano quadruplicate rispetto all'anno scorso
Anche la raccolta differenziata non sembra ancora aver fatto breccia nel cuore dei cagliaritani. «Abbiamo intensificato i controlli in tutti i quartieri», avverte il comandante. Sotto la lente anche i tanti non residenti che dall'hinterland portano i sacchetti in città e il mancato rispetto degli orari indicati nel regolamento per il conferimento dei rifiuti. «Riuscire a identificare i responsabili», spiega in risposta al post movida alla Marina. «è molto difficile, perché sono troppi. E le risorse scarse». (sa. ma.)