Più 50% in sei mesi, il Comune stanzia altri 700 mila euro
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Cresce l'allarme povertà. Solo nei primi tre mesi di quest'anno le richieste di accesso al sussidio erogato dai Servizi sociali comunali sono aumentate del 50% tanto che la Giunta - è notizia di ieri - ha messo in bilancio 700 mila euro in più.
Il sindaco Massimo Zedda è preoccupato dalle dimensioni sempre più allarmanti del fenomeno indigenza. «Fino a dicembre erogavamo 1000 sussidi», ha detto, «da gennaio a marzo 2013 siamo arrivati a quota 1495 richieste. In altre parole stiamo assistendo 495 persone in più. Ai nostri Servizi si sono rivolti tantissimi insospettabili. L'obiettivo che ci siamo posti», aggiunge, «è il superamento delle mere politiche socioassistenziali. Non vogliamo più limitarci a dare soldi e basta, intendiamo attivare nuove forme di aiuto agli indigenti diverse dal contributo». Vale a dire? «Creeremo per loro occasioni di lavoro». Ad esempio? «Impegneremo una parte di questi cittadini nella cura del verde pubblico».
IL CASO In attesa che dalle parole si passi ai fatti, in città si moltiplicano gli appelli di famiglie che non ce la fanno più ad andare avanti. L'ultimo, in ordine di tempo, arriva dalla Casa albergo comunale di via Tiepolo, a Mulinu Becciu. A lanciarlo sono Alessio Aleppi, 36 anni, e la sua compagna, Federica Cara, 34 anni. «Qualcuno ci aiuti», si dispera il giovane capofamiglia, «io voglio lavorare ma non riesco a trovare niente, ho fatto domanda al Comune per il servizio civico, ma senza successo. Federica, la mia compagna, è affetta da una grave forma di leucemia, parliamo della “aplasia midollare” (insufficienza funzionale del midollo osseo, ndr). Sembra strano ma ottenere l'assegno di invalidità non è semplice con la burocrazia che c'è». La coppia ha una figlia di due anni e mezzo. «Vogliamo assicurarle un futuro, ma senza reddito come facciamo?». La famiglia vive in una stanza di 15 metri quadrati. La bimba ha un lettino tutto suo, i genitori condividono un divano letto sfondato. (p.l.)