CHIOSCHI

La prima decade di luglio sta ormai per scadere e dei chioschi del Poetto nemmeno l’ombra. Meglio, quell’ombra c’è, ma va a cadere sull’erbetta ai margini della pista dell’ip - podromo, dove le strutture sono stare trasferite, smontate, in attesa del via libera alla ricostruzione. È di qualche giorno fa la notizia del via libera al dissequestro di cinque baretti arrivato dalla Procura. Una passo in più verso la ricostruzione, che però deve ancora passare per l’ok di una conferenza di servizi. Intanto sulla spiaggia rimane attivo solo uno stabilimento, l’Emerson alla quarta fermata, l’uni - ca costruzione a essere passata indenne in mezzo alla bufera che si è abbattuta sulla spiaggia dei Centomila. Anche l’Iguana, che era rimasto in piedi grazie a una concessione edilizia identica a quella dell’Emerson, ha subito un’ordinanza di chiusura: i colleghi della quarta fermata avevano presentato un ricorso contro la revoca della concessione e adesso sono a posto. la titolare dell’Igana ha dovuto invece licenziare i suoi dipendenti. Chi invece ha fatto prima di tutti, ossia il prorietario delle Palmette, alla prima fermata, adesso sta lavorando per ripartire: il chiosco era stato smantellato a ottobre, quando erano sacdute le concessioni, e non c’è stato alcun provvedimento di sequestro. Altri proprietari si sono affidati alle parole di qualcuno che assicurava un futuro certo anche senza smontaggio. E adesso pagano tutti, cagliaritani senza servisi e concessionari senza lavoro.