Presentato giovedì
N otte di giovedì, nell'incanto dei Giardini comunali continua ad arrivare tanta gente, per l'ultimo momento di quell'intelligente progetto che è stato "Mondi possibili - re-inventing the city", ideato dall'amministrazione comunale e curato dai Musei civici di Cagliari, diretti da Annamaria Montaldo, in collaborazione con Connecting Cultures, fondato da Anna Detheridge. Un progetto che dimostra che non solo si mangia, con la cultura, ma si può davvero reinventare un mondo. E quel mondo è bellissimo, fatto di solidarietà, storie vere di persone, o storie di persone vere, come i cittadini di Sant'Elia, intrecciate e valorizzate da una professionista d'eccellenza, Marinella Senatore, artista relazionale. Che vuol dire che l'oggetto del fare arte diventano le persone. Soprattutto laddove c'è un disagio e c'è bisogno di dare segnali diversi, di far sentire tutti cittadini con uguale dignità, come hanno sottolineato sia l'assessore alla Cultura, Enrica Puggioni, sia il sindaco Massimo Zedda.
La Senatore fa questo importante lavoro dal 2003, da allora stima di avere coinvolto 40mila persone, in Italia ed Europa. Pare che continui ad avere contatti con tre quarti di queste. Alle quali adesso dovrà aggiungere molti dei 600 partecipanti di Sant'Elia, dove ha vissuto da marzo per realizzare il melodramma "Piccolo caos-Sant'Elia viva!", messo in scena al Teatro Massimo e distillato in un cortometraggio, presentato ai Giardini, che entrerà a far parte della collezione dei Musei civici.
Non un film ma un documentario costruito su interviste ai protagonisti, tutti felici di raccontarsi, raccontare l'amore per la propria terra e il proprio quartiere, che presto sarà riqualificato, ha ricordato il sindaco, grazie a fondi europei. Un documentario che, fra parlato e momenti di teatro-danza di attori-danzatori non professionisti, fissa per sempre un'esperienza straordinaria, di scambio paritario e inclusivo, dove tutti si sono messi a disposizione con ciò che sapevano o potevano fare. E lei, Marinella, sotto l'aura della grande maestra Pina Bausch, ha orchestrato un lavoro di grande umanità, con colonna musica di Tchaikovsky, eseguito dall'orchestra del Teatro Lirico.
Raffaella Venturi