Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Via Arezzo Cade in moto: buca, niente luce né vigili

Fonte: Sardegna Quotidiano
5 luglio 2013

 

L’INCIDENTE La voragine in mezzo alla strada, come tante altre in città, è stata rattoppata con la sabbia, nessuna segnalazione e il lampione era spento. La Municipale senza mezzi di servizio nPer coprire le buche nelle strade della città ci sono pochi soldi. Ma se ci si mettono anche i rattoppi improvvisati i rischi per chi le percorre aumentano. C’è da aggiungere anche la mancanza di illuminazione a causa di un lampione spento e l’assenza di segnaletica davanti al pericolo. In questo quadro c’è da aggiungere un motociclista che si trova ad affrontare tutte queste “coincidenze ”: la caduta è assicurata. Se l’è cavata con una brutta distorsione Massimo Cugusi, consulente aziendale che la notte tra mercoledì è ieri stava passando tra via Arezzo e via Milano. La sua moto ha perso aderenza sulla sabbia gettata alla bell’e meglio sopra una voragine che occupava tutta la carreggiata. È finito a terra e solo la velocità non sostenuta ha permesso che il danno sia stato limitato a distorsione al piede, molto spavento e un’arrabbiatura di quelle difficili da superare: «Se non volete finire come me», dice richiamando lo “storico” slogan dell’ex sindaco Emilio Floris, «state ben alla larga da certe strade della nostra Capitale del Mediterraneo che, per darsi un tono, tappa le buche con la sabbia e, per rendere il tutto più divertente, non segnala il pericolo e spegne le luci sopra i lavori in corso senza, peraltro, far arrivare alcuna torta sorpresa». La sorpresa invece, per il Cugusi colpito dalla sventura dello scivolone, doveva ancora arrivare. Ha preso il telefonino e chiamato due numeri. Il 118, perché aveva la caviglia dolorante, e quello dei vigili urbani. Voleva che fosse messo a verbale che la sua caduta era dovuta alla buca mal rattoppata, non alla sua imperizia. Invece: «Non pensate di far intervenire una pattuglia dei vigili per fare i rilievi perché, causa agitazione sindacale, non vi sono auto e moto disponibili alle undici di sera». La polizia municipale da qualche tempo sta lavorando senza divisa, in attesa che il Comune decida di ripristinare il pa- gamento della lavanderia. I vigili urbani indossano una semplice pettorina gialla e si muovono a piedi: è stato vietato l’utilizzo dei mezzi di servizio. Della loro vertenza i sindacati hanno discusso anche la settimana scorsa con il sindaco, e sembrava che qualcosa si fosse sbloccato. La risposta data al consulente aziendale racconta una realtà diversa. «Meno male », continua Cugusi, «che i volontari della Misericordia di Sant'Elia mi raccolgono tutto “scancioffato” e mi regalano un reality di tre ore al pronto soccorso insieme al loro sorriso». Tornato sul luogo dell’incidente ieri mattina, Massimo Cugusi ha notato ciò che non aveva potuto “apprezza - re ” al buio: la buca era enorme. Stando a quanto raccontato dai residenti della strada, qualche giorno fa in quel punto erano intervenuti gli operai di qualche società, che anziché ripristinare l’asfalto hanno gettato chili di terriccio e pietre. Il Comune ha più volte annunciato che, anche per risparmiare, si concorderanno gli interventi sulle strade con Abbanoa e altri enti, per evitare il gioco dell’apri e chiudi continuo. Un intento che in via Arezzo non è diventato prassi.