Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Ora vogliamo le deleghe»

Fonte: La Nuova Sardegna
1 dicembre 2008

SABATO, 29 NOVEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari


Le circoscrizioni chiedono di avere un ruolo definito




CAGLIARI. I presidenti delle cinque circoscrizioni hanno chiesto al responsabile del consiglio comunale Sandro Corsini, di indire un’assemblea straordinaria per discutere il problema dei parlamentini di rione. Nei giorni scorsi si è svolto un incontro a cui, oltre ai cinque presidenti, hanno partecipato anche il sindaco Emilio Floris, l’assessore al Decentramento Daniela Noli, il presidente Corsini, il responsabile della commissione consiliare apposita Giorgio Adamo e i capi gruppi dei partiti presenti in assemblea municipale.
All’ordine del giorno c’erano tre problemi: la questione delle deleghe da assegnare alle circoscrizioni, l’eventuale riperimetrazione dei parlamentini di rione e la richiesta di rimborso di spettanze erroneamente date dall’amministrazione ai consiglieri dei quartieri.
La questione delle deleghe sta anche a monte dei rimborsi. Infatti, secondo l’attuale normativa, i gettoni potrebbero essere parametrati in modo diverso se le circoscrizioni avessero le deleghe. Oggi un componente delle sei assemblee (cinque parlmentini e una municipalità) percepiscono come massimo poco più di cento euro al mese. Con le deleghe potrebbero arrivare a quattrocento (a seconda della partecipazione al lavoro).
Durante l’incontro il sindaco, l’assessore e il presidente della commissione al Decentramento si sono impegnati a risolvere il problema in tempi rapidi. Le deleghe che sono state ipotizzate e che potrebbero diventare operanti riguardano le piccole manutenzioni, il verde pubblico e alcuni servizi di carattere tecnologico (ad esempio l’intervento per la pulizia delle caditoie).
Sul problema dei rimborsi dei consiglieri, Adamo ha proposto che il rimborso sia detratto dalle spettanze future nell’ordine del cinque per cento.
La questione del ridisegno dei confini, invece, non è stata affrontata se non di sfuggita. Secondo le ipotesi fatte dall’amministrazione e relative a una richiesta (facoltativa) presente nella Finanziaria nazionale (per i Comuni con meno di 250mila abitanti) i parlamentini di quartiere dovrebbero essere ridotti a quattro, compresa la Municipalità di Pirri. Ipotesi, secondo alcuni, che stravolgerebbe, però, la fisionomia dei rioni.