Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Nessuna licenza edilizia, il Comune affonda il Betile

Fonte: La Nuova Sardegna
1 dicembre 2008

DOMENICA, 30 NOVEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari


Il progetto del museo rischia di non ricevere i finanziamenti per i festeggiamenti dell’Unità d’Italia



Il centrodestra ha fatto di tutto per ostacolare la realizzazione dell’opera proposta dalla Regione

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Il museo Betile resterà al palo? Così sembra dai segnali che vengono da Roma. Dopo la mancata ratifica dell’accordo di programma su Sant’Elia (da parte della maggioranza del cosiglio comunale), la mano passa alla capitale. Il museo è stato inserito nel piano delle opere per i festeggiamenti dei 150 anni dell’unità d’Italia. Oltre alla riqualificazione abitativa, l’intesa mancata prevedeva la realizzazione del Betile e del campus di viale la Plaia.
Da quando era stata firmata la realizzazione del progetto esecutivo, nessuno aveva più saputo niente del Betile. Poi c’è stato il «no» alla ratifica dell’accordo di programma. E tutto è stato bloccato dal fatto che quel diniego ha precluso anche l’autorizzazione edilizia da parte del Comune. In teoria il museo dovrebbe avere un proprio binario preferenziale legato all’anniversario dell’Unità d’Italia. Ma solo in teoria. Infatti il comitato ministeriale preposto a questi festeggiamenti (che saranno nel 2010) non si è ancora riunito e, nelle more, corre insistente la voce che il Betile verrà stralciato. Il deputato Mauro Pili, da parte sua ha condotto una battaglia personale sull’argomento. E quasi tutto il centro destra locale è contrario e, in verità, anche una parte del centrosinistra. «Indubbiamente - ha commentato Radhouan Ben Amara (consigliere comunale dei Comunisti Italiani e vice presidente della commissione Cultura) - sono diversi coloro che non vedono bene la realizzazione del museo. Personalmente penso che a Sant’Elia vi siano altre priorità, come quella della riqualificazione abitativa. Penso che, per il momento, il museo Betile possa aspettare: vorrà dire che lo realizzeremo con la prossima legislatura regionale di Renato Soru».
Il museo dell’arte nuragica e contemporanea è stato progettato da Zaha Hadid (premio Pritzker, il Nobel dell’architettura) con l’intento di diventare una struttura di sviluppo del territorio ed emulare il Guggenheim di Bilbao. Ma la mancanza di un progetto per la gestione aveva suscitato diverse peerplessità. E non solo nel centrodestra.
Come accennato la struttura era stata inserita all’interno dell’accordo di programma per Sant’Elia ma l’intesa, firmata dal sindaco Emilio Floris e dal presidente della Regione Renato Soru, non era stata ratificata dal consiglio comunale. «Il primo cittadino aveva affermato che la mancata conferma dell’accordo di programma da parte della maggioranza del consiglio comunale non avrebbe bloccato l’intervento su Sant’Elia. Ma a quattro mesi di distanza è tutto fermo - ha accusato il centrosinistra - e temiamo che l’amministrazione comunale stia entrando in una logica pre-elettorale e che molte cose non si faranno».
L’accordo era stato firmato il 28 marzo e sarebbe dovuto essere convalidato entro un mese dal consiglio comunale. Ma questo non è avvenuto «per insufficienza di istruttoria», secondo la maggioranza; «per strumentalizzazioni politiche», a dire dell’opposizione. «Ma oggi - ha sottolineato Ninni Depau, capo gruppo del Pd - e visto che si sarebbero stati investimenti per circa 350 milioni di euro e, quindi, molto lavoro, forse sarebbe il caso di pentirsi. In un momento di crisi, come quello che stiamo vivendo, si è trattato di un grave errore. Ma ciò che preoccupa maggiormente è che l’accordo è sparito del tutto». Come accennato, gli argomenti dell’intesa riguardavano sostanzialmente tre interventi: la riqualificazione abitativa dei palazzoni di Sant’Elia, la realizzazione del museo Betile (sempre a Sant’Elia) e il campus universitario. Tre opere a cui la Regione ha interessato altrettanti grandi architetti contemporanei. Oltre alla Hadid c’è il gruppo di Rem Koolhaas di Rotterdam per le abitazioni, un numero uno in questo tipo di interventi. Mentre il campus è stato affidato a un altro premio Pritzker, il brasiliano Paulo Mendes da Rocha. Poi la non ratifica e ora le notizie dello stralcio del Betile dai festeggiamenti per l’unità d’Italia.