Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Contro la crisi un’alleanza coi consumatori»

Fonte: La Nuova Sardegna
1 dicembre 2008

LUNEDÌ, 01 DICEMBRE 2008

Pagina 20 - Nazionale

Giancarlo Deidda, riconfermato alla guida dell’Ascom provinciale, chiede più regole 



Bisogna puntare anche sulla formazione per aumentare sensibilmente la qualità



«Il turismo è il settore che ha tenuto di più grazie anche ai voli low cost»

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. «Bisogna che tutti rispettino le norme, ma per fare questo le regole devono essere certe», spiega Giancarlo Deidda, confermato per altri quattro anni alla guida della Confcommercio della provincia. Poi «occorrono interventi per la formazione e supporti per la realizzazione di consorzi distributivi». Sono queste le richieste principali «che saranno fatte alla Regione, chiunque sia il prossimo presidente».
L’altro ieri l’assemblea generale dell’Ascom ha riconfermato Giancarlo Deidda alla guida dell’organizzazione maggiormente rappresentativa delle imprese del commercio e del terziario della provincia.
Lei è al suo secondo mandato e ha ricevuto un consenso pressochè unanime dalla base associativa. Ma se gli anni passati non sono stati facili, quelli futuri sembrano molto critici, come pensa di arginare la crisi annunciata?
«Direi che ancora, nei grandi numeri, la depressione non si vede. Anche se vi sono dei segnali che interessano tutti: si parla, infatti, di chiusure a Portovesme e nell’area cagliaritana. E questo significherà meno stipendi e meno spese».
E il commercio?
«Innanzi tutto stiamo predisponendo un manifesto col mondo del consumo per cercare di ridurre l’onda della crisi al minimo».
In che modo?
«Penso che oggi più che mai sia indispensabile agire sulle regole. Mi spiego: il consumatore deve essere certo che il cibo che compra, o mangia al ristorante, è sano e deve anche sapere da dove viene, e chi lo ha distribuito. Ma per fare questo occorrono delle regole. Inoltre è necessario chiarire gli orari di apertura e chiusura dei negozi. E anche per questo occorrono regole».
Quindi alleanza con le associazioni dei consumatori. E poi?
«I costi dei servizi pubblici vanno controllati».
Si spieghi...
«La Tarsu, la tassa sui rifiuti, a Cagliari è una delle più alte d’Italia. Ma se è così vuol dire che c’è qualche cosa che non va: che non tutti partecipano allo stesso modo pagandola adeguatamente».
Siamo vicini al Natale: ottimista?
«Non pessimista nè, tanto meno, catastrofista. Il Natale è per noi il periodo più importante dell’anno e non solo per il commercio e i servizi, ma anche per gli aspetti conviviali che vi si consumano. Non credo che vi sarà una sensibile flessione, semmai spese e acquisti oculati e mirati. Ricordo nel 1982, quando c’era una crisi pesante come questa e, in più, un’inflazione al 25 per cento, che il Natale ha retto. E sarà così anche quest’anno».
Parliamo del turismo, quest’anno ha tenuto...
«Sì, è stato l’unico comparto che ha fatto una performance di tutto rispetto, con numeri in salita. Forse perchè sono aumentati i voli low cost (Deidda, tramite la Camera di commercio di cui è presidente, controlla anche l’aeroporto di Elmas - ndr), di certo le presenze dei turisti sono aumentate. E questo significa una domanda aggiuntiva anche per il commercio».
Sì, ma se è sensibilmente cresciuto il numero degli arrivi, è molto lieve l’incremento delle presenze nelle strutture turistiche. Il che significa che le persone si fermano meno. E questo implica meno entrate...».
«Non necessariamente in quanto c’è comunque un consumo sul territorio e questo è importante in quanto rappresenta l’elemento centrale per muovere l’economia e, per il commercio, vuol dire domanda aggiuntiva quando diminuisce quella locale. In questa direzione stiamo facendo anche un lavoro con la Federalberghi per presentare offerte differenziate anche nelle stessa settimana. Ma l’aumento delle presenze è, in ogni caso, un fatto che rimette in circolo risorse importanti».
Lei sostiene che la crisi è, per il momento, annunciata e che i grossi numeri negativi non ci sono: in che modo, in città e in provincia, la si potrà controllare?
«Oggi credo che il nostro motto sia “dobbiamo tutti correre per ritrovarci qua, tra un anno, allo stesso punto”. E questo è possibile. Ma per farlo dobbiamo curare al massimo il consumatore. Ovvero offrirgli qualità sia nei prodotti che nei servizi: sia per i locali che per i turisti».
Come raggiungere questo obiettivo visto che in altri luoghi a noi concorrenti, come Barcellona ad esempio, il rapporto qualità-prezzo è migliore?
«Soprattutto con la formazione. Come associazione svilupperemo accordi col mondo universitario per offrire possibilità di qualificazione per tutti gli operatori e soprattutto per i giovani».
La crisi proviene dal sistema bancario internazionale, nello stesso tempo la mancanza di liquidità sta interessando sempre più gli operatori economici. Che fare per Cagliari e provincia?
«Come Camera di commercio stiamo precisando la programmazione per il 2009 che, tra le altre cose, prevede più risorse per i consorzi Fidi. Stiamo facendo una serie di accordi con le banche per mettere a disposizione delle risorse importanti e aiutare le aziende e gli operatori ad avere più crediti dalle banche».