Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La città del commercio piange l’ultima vittima

Fonte: La Nuova Sardegna
28 giugno 2013

Negozi chiusi, cartelli di proteste e commozione ai funerali di Alessio Dal Padullo Il titolare di un negozio di tessuti in via Pergolesi si era tolto la vita due giorni fa




di Stefano Ambu wCAGLIARI Un suicidio che ha scosso una città troppo spesso indifferente, o almeno che non sembra mostrare grandi capacità di reagire, ai drammi della crisi. E ieri i commercianti hanno risposto in massa. Tantissima gente, chiesa gremita: impossibile entrare, per chi è arrivato qualche minuto in ritardo, a Bonaria per l'ultimo saluto ad Alessio Dal Padullo, il negoziante che martedì scorso si è tolto la vita nella sua attività di via Pergolesi. Erano tutti lì. Parenti e amici di un lavoratore che tutti conoscevano e stimavano. E tantissimi amici-colleghi della centralissima strada tra via San Benedetto e Largo Gennari. Vicini di negozio, quotidiani compagni di tante chiacchiere prima di alzare le serrande e subito dopo averle abbassate. Funerali che hanno messo in moto i movimenti. Una protesta spontanea, silenziosa, rispettosa del dolore dei familiari. Ma non per questo meno forte. Il Presidio di piazzale Trento, una delle pochissime realtà cittadine sempre in campo nelle battaglie al fianco dei più deboli, ha sistemato nel sagrato della basilica tre striscioni che riassumono il senso della loro ennesima protesta. Messaggi molto chiari. “La vita va vissuta, non vessata”. E poi “debitore uguale uomo che muore”. E ancora: “basta economicidio di stato”. Viene mostrato anche un altro cartellone: una metafora espressa in termini molto crudi che, tradotta in parole povere, ha il significato di “sono pronti a prendersi tutto”. Lo scenario è completato dai cartelloni esposti dai commercianti e artigiani di Sestu e del Medio Campidano. Striscioni sono stati sistemati anche lungo le scalinate che da viale Diaz portano a viale Bonaria. Una solidarietà che ha coinvolto anche tutta la via Pergolesi: i negozianti della strada hanno voluto salutare il loro amico che non c'è più con un cartello semplice e affettuoso. La scritta "ciao Alessio" era appiccicata in gran parte delle serrande della strada. Molte attività sono rimaste chiuse per un'ora ritardando l'apertura. Affetto che viene dimostrato anche con i mazzi di fiori: tantissimi quelli appoggiati alla serranda del negozio di stoffe. Un dolore che ha coinvolto anche il Comune. Proprio ieri mattina la conferenza dei capigruppo ha stabilito che martedì, in occasione della prossima seduta dell'assemblea civica, in apertura di seduta si osserverà un minuto di silenzio. E alla cerimonia ha partecipato anche la consigliera comunale di Sel Marisa Depau. Basta fare un giro per le strade della città per capire che il commercio non è più la miniera d'oro degli anni Settanta e Ottanta: basta contare i locali vuoti con le scritte vendesi o affittasi. In posizioni (almeno un tempo) invidiabilissime: sino a qualche anno fa c'era la corsa a chi se li accaparrava prima. Ora non è più così.