Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pinna, rischio incompatibilità

Fonte: L'Unione Sarda
27 giugno 2013


GIUNTA. È assessore e dirigente Sfirs: forse dovrà scegliere
 

Due cariche: a quella di dirigente della Sfirs (la società finanziaria della Regione) si è aggiunta due anni fa quella di assessore al Bilancio e Patrimonio del Comune. E ora, dopo l'entrata in vigore della legge anticorruzione, Gabor Pinna potrebbe essere costretto a lasciare una delle due poltrone. Perché tra le “disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico”, c'è un passaggio che impedisce un doppio incarico di questo tipo.
Pinna non ha lasciato il suo posto alla Sfirs né ha chiesto - come hanno fatto alcuni suoi colleghi in Giunta - l'aspettativa non retribuita. Ecco perché potrebbe trovare applicazione il terzo comma dell'articolo 12 del decreto, secondo cui «gli incarichi dirigenziali, interni ed esterni, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale», com'è la Sfirs, sono incompatibili «con la carica di componente della Giunta o del Consiglio di una Provincia, di un Comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti».
Perché venga dichiarata l'incompatibilità, è necessario che la società finanziaria sollevi il problema: «Gli uffici hanno già preso in carico il caso», fa sapere il presidente del Cda della Sfirs, Antonio Tilocca. Non è chiaro se le disposizioni siano retroattive, ed è per questo che nei prossimi giorni potrebbe arrivare una «circolare esplicativa». Se si dovesse stabilire che il ruolo di Pinna nella finanziaria è incompatibile con l'assessorato, dovrà scegliere. Le strade: la richiesta di un periodo di aspettativa o le dimissioni dalla Giunta. Dimissioni che ovviamente non potrebbero arrivare prima dell'approvazione definitiva del Bilancio, ormai pronto per essere discusso. La delibera dovrebbe avere il via libera dell'esecutivo oggi o domani, per poi essere esaminata dal Consiglio. (m. r.)