Comune

Il rimpasto tarda ad arrivare ma c’è il rischio che, in Comune, il sindaco Massimo Zedda, sia costretto a rinunciare a un suo assessore. L’incarico di Gabor Pinna, che in giunta è responsabile di Bilancio e Patrimonio, potrebbe cadere se venisse certificata l’incompatibilità tra la sua posizione di amministratore pubblico in municipio e quella di dirigente della Sfirs. La norma che mette in dubbio la sua permanenza nell’esecutivo cittadino è il decreto legislativo numero 39 dell’aprile scorso, emenato in applicazione della legge anticorruzione. Il titolo è eloquente: «Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico». L’articolo che riguarda la posizione di Pinna è il dodicesimo, che al terzo comma recita: «Gli incarichi dirigenziali, interni e esterni, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale sono incompatibili (...) con la carica di componente della giunta o del consiglio di una provincia, di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti». È pacifico che la Sfirs sia un “ente di diritto privato in controllo pubblico”. Il dubbio che si pone sulla posizione dell’assessore al Bilancio riguarda i termini di applicazione della norma, entrata in vigore molto tempo dopo la sua nomina. In caso di retroattività dovrebbe lasciare palazzo Bacaredda. Il rischio è forte. E la questione è già stata vagliata dagli uffici competenti del Comune e da quelli della Sfirs, ai quali, secondo la norma, spetta il verdetto finale sulla incompatibilità.