Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Troppa leggerezza e incompetenza»

Fonte: La Nuova Sardegna
27 novembre 2008

GIOVEDÌ, 27 NOVEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

IL CASO ISGAS 



L’opposizione municipale: «Subito una commissione d’inchiesta»




CAGLIARI. L’Isgas e il Comune sono ai ferri corti, ma per l’opposizione la storia è significativa di come «questa amministrazione di centrodestra» gestisce la cosa pubblica. «La leggerezza e l’incompetenza dimostrati nella stesura della transazione sono tanto più gravi in quanto i rapporti con la società avevano già creato notevoli controversie e conflittualità (la stampa ha ipotizzato la circonvenzione di incapaci...)», si legge nell’interrogazione ugente presentata dalla minoranza. La storia racconta di un contenzioso (con una transazione iniziale per 37 milioni ai danni del Comune) finito nelle sedi legali. Prima l’accordo, poi il ritorno indietro da parte dell’amministrazione, ma «tali errori - si legge nell’interrogazione - rischiano di provocare effetti devastanti nel bilancio del Comune e per la stessa credibilità dell’istituzione». Inoltre «rischia di essere messo definitivamente a rischio il servizio di produzione e distribuzione del gas in città, la cui pessima qualità finalmente è stata riconosciuta anche dalla Giunta (mancato riempimento degli scavi, perdite consistenti di gas dalla rete cittadina etc.)».
Per questo motivo il centrosinistra chiede al sindaco se non si ritenga «che tale transazione abbia evidenziato una gravissima carenza della struttura amministrativa e di controllo del Comune ai diversi livelli dirigenziali». E quali iniziative «politiche e organizzative intendano assumere per individuare e correggere le falle di tipo politico, tecnico ed amministrativo alla base di una serie così elevata di errori»
Secondo l’opposizione vi sono anche una serie di responsabilità politiche. Da cui la domanda se il sindaco «non ritenga che la giunta comunale debba assumersi, in modo esplicito e trasparente, tutte le responsabilità politiche nei confronti dei cittadini colpiti sia dal servizio scadente di erogazione del gas che dal rischio di un consistente danno finanziario». E per questo viene chiesta «la nomina di una commissione tecnica indipendente di inchiesta per la verifica di tutti gli atti inerenti la transazione con la Isgas». E «un dibattito consiliare preceduto da una esaustiva relazione della Giunta».
Inoltre, sempre a parere della minoranza, il mancato inserimento del contenzioso sui 37 milioni fra i residui passivi può «evidenziare profili di illegittimità o comunque una mancanza di trasparenza particolarmente grave considerata l’entità della somma». Mentre il fondo di riserva «previsto nel bilancio a fronte dell’entità della cifra e dei numerosi ricorrenti debiti fuori bilancio» è del tutto inadeguato.
Da parte sua l’amministrazione comunale ha sollevato un problema di legittimità di fronte alle aspettative dell’Isgas. A parte le perdite - sostengono gli avvocati del Comune - Isgas «non ha riempito in tutto o in parte gli scavi che ospitano le tubazioni con materiale idoneo sulla base delle previsioni di capitolato». Inoltre secondo i legali «l’inidoneità dei ripristini stradali ha provocato in molte zone della città affossamenti di ampi tratti di manto stradale». Ma non è finita: nell’atto di costituzione in giudizio si parla di mescole inadatte per gli ‘alvei’ delle tubazioni, al punto da affermare che «Isgas ha realizzato o fatto realizzare opere nel complesso tecnicamente non idonee essendosi verificate, per ammissione della stessa concessionaria, nella rete cittadina perdite di gas per 700 mila metri cubi». (r.p.)