Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Comune Il giallo dei lavori nello stabilimento ex Unilever

Fonte: Sardegna Quotidiano
20 giugno 2013

 

I fari della politica comunale si accendono, per la prima volta, sullo stabilimento ex Unilever di viale Marconi. In quei metri quadri fino al 2007 si producevano alimentari Algida, poi tutt passa in mano alla Ferdifin, società del gruppo Stim che fa a capo a un imprenditore napoletano, Giuseppe Esposito. Che chiude la baracca, e duecento lavoratori entrano in cassaintegrazione. Si muovono i sindacati, nel 2011, chiedendo lumi alla Regione, ma sulla vertenza Unilever cala il silenzio. Da qualche mese ci sarebbe un via vai continuo di mezzi pesanti attorno al capannone. Il Comune vuole vederci chiaro. Il caso lo porta in aula, con un’interrogazione, Enrico Lobina (Fds): «Serve capire se abbiamo concesso e si sa qualcosa sul futuro dell’area, negli ultimi mesi entrano e escono camion e autogrù. Giuseppe Esposito è riuscito a acquistarla a un prezzo molto basso, magari vuole realizzare magazzini di stoccaggio», dice Lobina, “duecento lavoratori stanno chiudendo la mobilità, dopo aver perso il lavoro con la scusa del ridimensionamento del mercato». E Paolo Frau, assessore comunale all’Urbani - stica, informa che «l’unità di sorveglianza edilizia sta predisponendo un sopralluogo, riferirò sull’esito. Dalle ricerche non risultano provvedimenti abilitativi o richieste fatte dalla Ferdifin o dal signor Esposito», afferma Frau, «c’è una concessione edilizia del 2009 alla Polis Fondi Srg Spa, il termine di efficacia è scaduto». Lobina, in replica: «La vicenda Unilever è un pezzo di politica comunale, quest’aula non si è mai occupata di simili temi». Intanto, novità per il Poetto: dal primo luglio «ci saranno i bagnini, c’è l’ac - cordo con protezione civile e una procedura di affidamento a evidenza pubblica», annuncia il sindaco Massimo Zedda, in risposta a Aurelio Lai. P. R.