Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Tribunale Zedda in Procura per la salma abbandonata

Fonte: Sardegna Quotidiano
17 giugno 2013

 

Tappa in Procura per il sindaco Massimo Zedda. Una salma sepolta in costume da bagno e in stato di decomposizione aveva fatto scattare la denuncia dei familiari a cui non era stato permesso di vegliare e sistemare il parente defunto. È stato sentito come persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta sul trattamento riservato a una salma al cimitero di San Michele l’estate scorsa. Enrico Gola, ingegnere cagliaritano, era stato stroncato da un infarto il 7 luglio mentre si trovava al mare a Costa Rei. Il cadavere era stato trasportato al cimitero di San Michele e il corpo, coperto solo dal costume da bagno, era stato sistemato in una bara provvisoria. Alla disgrazia del lutto per i familiari si era aggiunto il divieto di poter vegliare e ricomporre la salma, perché mancavano i necessari nulla osta. Due giorni dopo, quando erano stati completati i passaggi burocratici, era intervenuto un medico della Asl ordinando la chiusura della bara perché il corpo, nel frattempo, era in avanzato stato di decomposizione. Uno sgarbo tremendo per la famiglia, che ha subito denunciato il mancato corretto funzionamento del sistema di refrigerazione del cimitero, che avrebbe dovuto mantenere la salma alla giusta temperatura. Dopo la denuncia presentata dai familiari dell’ingegnere morto in spiaggia il pubblico ministero Marco Cocco aveva deciso di avviare un’indagine per appurare eventuali responsabilità. Nell’ambito dell’inchiesta era stato convocato in Procura anche il vice sindaco Paola Piras, che ha anche la delega ai Servizi cimiteriali. Da quanto è emerso ieri mattina Massimo Zedda avrebbe illustrato le azioni che il Comune ha intrapreso per evitare che al cimitero di San Michele si possano ripetere fatti analoghi.