PIRRI. All'ex Vetreria si ricostruiscono gli scheletri di tirannosauro e si fanno eruttare i vulcani
 

Al museo Aquilegia ventisei piccoli scienziati imparano e si divertono
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La geologia? Un gioco da ragazzi. Al Museo “Aquilegia” di storia naturale, in via Italia a Pirri, i bambini imparano la scienza divertendosi. Ricostruiscono scheletri di tirannosauro e fanno eruttare piccoli vulcani. In che modo? Plasmando il gesso fino a dargli forma conica e simulando la fuoriuscita della lava con una reazione chimica: aceto, bicarbonato e colorante rosso.
Anche ieri pomeriggio 26 bimbi di età compresa tra 4 e 12 anni (di più non era possibile per ragioni di spazio e di sicurezza) hanno varcato i cancelli dell'ex Vetreria per viaggiare nel tempo. Quattro ore di lezione sotto forma di gioco per tornare indietro di miliardi di anni e andare a caccia delle origini della terra e della vita. «Qualcuno è mai stato in una miniera? No? E in una grotta? Ecco, i minerali e i fossili che vedete qui arrivano da posti del genere, dal profondo della terra». Dopo quattro edizioni dell'affascinante seminario teorico-pratico ribattezzato “Piccolo geologo”, il giovane direttore del museo, Luigi Sanciu, 33 anni, geologo, è diventato un super esperto di comunicazione per baby visitatori.
Sa come prenderli, come incuriosirli, come tenere alta l'attenzione dei più discoli. Quando il gruppo si distrae, la luce di una teca si spegne e i minerali fluorescenti si accendono. Bimbi a bocca aperta, nasini schiacciati sul vetro e domande a raffica. Come fanno? Perché cambiano colore? La lezione va avanti tra momenti seri ed esplosioni di risate, come quando i trilobiti (artropodi marini dell'era paleozoica) si trasformano in tribolliti. E i genitori? «Non ci sono», sorride Eleonora Spiga, 32 anni, responsabile del laboratorio “Ele Gems”, «i protagonisti sono i bambini. I papà e le mamme tornano a prenderli alla fine e visitano gratis il museo». (p.l.)