Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il Pd colpisce tutti ma cerca la pace

Fonte: Sardegna Quotidiano
14 giugno 2013

Lirico

 

Sferra colpi per cercare di mettere pace il Pd cagliaritano. Ne ha per tutti il capogruppo in consiglio comunale, Davide Carta, che ha detto la sua sull’emergenza teatro Lirico (esprimendo la posizione del partito a tutti i livelli): se la prende col sindaco e presidente della Fondazione Massimo Zedda e con la sovrintendente Marcella Crivellenti, che non hanno risolto i problemi del teatro. Sotto accusa anche la Regione, che ha tagliato i fondi, a suo dire, solo per una contrapposizione politica. Bacchettata anche per i lavoratori, che con le maschere del sindaco-pinocchio hanno manifestato sotto il municipio. Sbagliando palazzo, secondo l’esponente del Pd. LA RIUNIONE DEL CDA Una lettera, quella di Carta, che arriva mentre il Cda del Lirico è riunito per discutere della bozza di bilancio (consultivo 2012 e preventivo 2013) e sul piano industriale. Al tavolo non ci sono Antonello Arru, forse impegnato col suo Banco di Sardegna, e il sempre più arrabbiato Gualtiero Cualbu: i documenti sono stati solo illustrati al consiglio, che non si è espresso perché le carte sono state rese note solo poche ore prima della riunione in via Sant’Alenixedda. I componenti hanno preso tempo per analizzarli, tutto rinviato alla settimana prossima. LA LETTERA DI CARTA «Il teatro», sostiene Carta, «si trova a tutt ’oggi in una situazione di grande incertezza rispetto al proprio futuro, a causa del dissesto finanziario determinato dalle gestioni degli anni passati, con la piena connivenza della vecchia amministrazione comunale, aggravato dalla scelta della Giunta Cappellacci di tagliare il contributo annuale di 3,7 milioni di euro». Solo una presa di posizione politica, dice il capogruppo Pd, «avendo la Giunta regionale tutti gli strumenti per intervenire come e quando vuole, anche per chiedere il rispetto del piano di risanamento e del piano industriale che la Fondazione si è impegnata a consegnare». In ritardo, pare: la Crivellenti aveva assicurato di aver ricevuto una proroga sui tempi di presentazione.

Affermazione smentita dall’assessorato regionale alla Cultura. «In relazione alla gestione del teatro », aggiunge Carta, «nei mesi scorsi il gruppo del Pd aveva già espresso il suo dissenso, nel metodo e nel merito, rispetto alla scelta del sovrintendente e aveva richiesto al presidente della Fondazione e al sovrintendente stesso alcune azioni decisive». Come il recupero del dialogo con i lavoratori, i sindacati, con la Regione, «e la predisposizione in tempi brevi di un piano industriale». Niente è stato fatto: «Dobbiamo registrare che non si vedono ancora risultati su questi punti strategici. In particolare chiediamo obbligo di risultati in termini di abbonati e di biglietti ed incassi da botteghino. Ci aspettiamo un impegno, non più derogabile, in queste direzioni ». Carta striglia tutti. E sembra sulla stessa linea del Pdl, il sui capogruppo, Giuseppe Farris, dice: «C’è un nostro ordine del giorno che dice le stesse cose, a questo punto mi aspetto che il Pd lo voti in aula». E. F.

SUL BLOG IL TENORE: CAMPAGNA ELETTORALE

Il tenore Gianluca Floris, che sul Lirico è uno dei maggiori critici della gestione Zedda, è scettico. Non è convinto della bontà dell’intervento di Carta: «Si avvicinano le elezioni regionali», scrive sul suo blog, «e alcuni importanti esponenti del Pd coltivano la speranza di potersi candidare a consiglieri regionali e quindi temono che un eventuale tsunami che si dovesse abbattere sulla gestione del presidente della Fondazione, potrebbe tirarli in ballo come co-responsabili». Ce l’ha con Carta, lo spiega bene nel resto del post, rivolto agli addetti ai lavori anche di oltretirreno. Aggiunge Floris: «Gli stessi esponenti del gruppo Pd si sono distinti per non aver mai appoggiato i lavoratori stipendiati del teatro (impiegati, artisti e tecnici) quando il sindaco li accusò di essere corresponsabili delle storture delle gestioni precedenti, di essere dei “privilegiati ”. Il comunicato », aggiunge, «sembra una critica dell’operato del sindaco, ma è in realtà un attacco ai lavoratori che sono in agitazione e una accusa nei confronti della Regione».