Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Al lavoro su Pul e centro storico

Fonte: L'Unione Sarda
7 giugno 2013


 

Urbanistica, pochi gli obiettivi già centrati dalla Giunta

Quando Massimo Zedda entrò a Palazzo Bacaredda da sindaco, il Piano paesaggistico regionale era in vigore da cinque anni ma il Comune non aveva ancora aggiornato i propri schemi urbanistici. Ecco perché nelle proprie dichiarazioni programmatiche diceva: «Si dovrà procedere con la massima tempestività ad adeguare il Puc agli strumenti di pianificazione sovracomunale come il Ppr e il piano del porto». A due anni dall'insediamento, questo obiettivo è ancora lontano.
BUONA COMPAGNIA A dir la verità, in Sardegna solo una manciata di Comuni è riuscita nell'intento. Però quella che il sindaco annunciava come una priorità è rimasta tale. Probabilmente il Municipio proporrà alla Regione un adeguamento «per stralci». A pezzi. Nelle prossime settimane il Consiglio comunale dovrebbe dare alla Giunta questo indirizzo. Poi si tratterà con viale Trento per concordare un percorso a rate.
L'EREDITÀ Il Piano particolareggiato del centro storico, lasciato in eredità dalla Giunta Floris, sta per arrivare al traguardo. Nel giro di qualche mese potrebbe essere approvato definitivamente. Anche in questo caso il Comune non ha certo bruciato le tappe, ma come ricorda l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau, il lavoro degli uffici ha dovuto fare i conti «con la carenza storica di organico, che ci ha portato ad avere un solo dirigente per la Pianificazione e per l'Edilizia privata». A questo va aggiunto che «quando siamo arrivati Cagliari era sostanzialmente senza strumenti di pianificazione. E così abbiamo dovuto dare priorità alle emergenze». Cioè il Piano di utilizzo dei litorali, indispensabile per scongiurare il caos al Poetto. Il risultato non è vicino. Ma l'obiettivo grosso è approvarlo definitivamente entro l'anno. Per questo da Palazzo Bacaredda sono partiti segnali di fumo (della pace) e di dialogo verso la Regione.
LOCAZIONI PASSIVE L'eliminazione delle locazioni passive invece è stata una delle prime operazioni dell'assessorato al Patrimonio. Molti uffici del Comune erano ospitati in palazzi privati e il Municipio pagava l'affitto. Un esempio era Palazzo Doglio. Le casse hanno risparmiato qualche milione di euro, gli uffici si sono dovuti stringere un po' nelle strutture di proprietà comunale. Non è un caso che Zedda, nel programma, annunciasse anche un «recupero degli immobili storici». Come Palazzo Caide, in piazza del Carmine, Palazzo Accardo, Villa Giua e il “Castello sorcesco” del Corso. Una parte di questi edifici servirà appunto a ospitare uffici pubblici. Ma per ora si è parlato solo del palazzo di corso Vittorio Emanuele: sarà recuperato e destinato alle attività culturali e servirà ad ospitare un punto di servizio per il polo museale. Bisognerà aspettare il piano triennale delle opere pubbliche (ormai pronto) per conoscere il destino degli altri.
GLI AFFITTI Il sindaco prometteva anche un incremento al fondo per i contributi sugli affitti. Una misura che non è stata ancora presa in considerazione. La politica per limitare le abitazioni sfitte invece si è tradotta nello sconto sull'Imu per i proprietari che affittano regolarmente le seconde case. E in una stangata (aliquota all'1,06 per cento) sugli immobili che non vengono né affittati né dati in comodato ai familiari.
Michele Ruffi 

 


Viabilità

Le strade
in pessime
condizioni
sono oltre 100

Le strade da asfaltare con urgenza sono oltre cento, i cantieri costeranno 2,7 milioni di euro ma per ora il Comune ha in cassa poco meno di un milione e 200mila euro: la Giunta ha da poco messo nero su bianco le priorità, rinviando alcuni interventi (come quelli di viale Merello e via Roma) in attesa dell'approvazione di progetti specifici. Nel frattempo si tamponeranno le emergenze: nella delibera dell'esecutivo 48 strade sono state inserite nell'elenco di «priorità assoluta», mentre ad altre 64 è stata assegnata una «priorità alta». Vuol dire che nel giro di qualche mese l'assessorato ai Lavori pubblici darà il via ai cantieri. La Giunta ha dato il via libera anche al piano di riqualificazione dei marciapiedi. Il costo per la manutenzione è stimato in poco meno di un milione e 800mila euro, mentre gli interventi sono divisi in due gruppi a seconda della zona della città (il primo riguarda le Circoscrizioni 1, 2 e 3, il secondo le Circoscrizioni 4,5 e6). Le risorse disponibili sono circa 500mila euro. (m.r.) 

 


L'obiettivo

Si lavora
per ridurre l'emorragia
di residenti

L'obiettivo è importante: «Mettere un freno allo spopolamento del capoluogo». Un traguardo che non può essere raggiunto in due anni e che ha bisogno di politiche a lunga scadenza. Per ora i dati dell'istat dicono che l'emorragia di residenti è ancora in corso. Nel 2009 gli abitanti del capoluogo erano 157.297. Le statistiche diffuse nel 2012 invece parlano di 149.343 residenti. I progetti di “housing sociale”, che avrebbero dovuto riportare in città qualche famiglia, sono ancora fermi al palo. L'unico previsto, avviato sotto la Giunta Floris, era quello di Su Stangioni. Ma in questo caso è stato il sindaco in persona a bloccare l'operazione - nonostante il Pd (e non solo) spingesse molto per trasformarlo in realtà. Il quartiere alle porte della città, sulla 554, probabilmente non nascerà mai. L'intenzione di Zedda è quella di portare a termine uno scambio con i proprietari delle aree, mettendo sul piatto immobili o terreni comunali. Le trattative dovrebbero iniziare in questi giorni. (m.r.)