Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Case popolari, al via i lavori

Fonte: L'Unione Sarda
3 giugno 2013

I cantieri rimarranno aperti circa due anni: previsto l'abbattimento delle barriere architettoniche

 

Quasi tre milioni di euro per la ristrutturazione dei palazzi di via Podgora

Gli abitanti chiedevano da tempo un intervento, e lo hanno fatto con manifestazioni e proteste ripetute. Ora il Comune è pronto ad aprire i cantieri per ristrutturare le palazzine di edilizia popolare in via Podgora e dintorni. L'appalto servirà a tirare a lucido le case in cui vivono quasi cinquecento famiglie.
«I tecnici e la direzione dei lavori dell'amministrazione, assieme all'impresa incaricata, hanno svolto un sopralluogo», spiegano in Comune, «condividendo con i residenti le modalità di svolgimento dei lavori che saranno realizzati per completare un intervento già avviato sugli 11 stabili del complesso e che riguarderanno i circa 150 appartamenti restanti, su un totale di 496 alloggi».
L'inizio dei lavori è previsto nei prossimi giorni ma gli operai si sono già fatti vedere nell'area del futuro cantiere, che verrà aperto dopo alcune "attività preliminari". «Attualmente sono in corso le attività amministrative e tecniche necessarie per l'apertura del cantiere come l'allaccio delle utenze idriche e dell'energia elettrica». Gli appalti sono stati aggiudicati a marzo ma la ristrutturazione inizierà in questi giorni perché si è aspettato «l'arrivo della bella stagione e le condizioni meteorologiche favorevoli».
I lavori, per i quali è stata stanziata una somma di quasi 2,7 milioni di euro, dureranno circa due anni (il contratto indica 540 giorni) e serviranno anche a aumentare il risparmio energetico complessivo negli edifici di via Podgora, via Ardenne, via La Somme, via Laghi Masuri, via Carnia, via Bosco Cappuccio, piazza Verdun, via Ortigara. L'altro obiettivo è quello dell'abbattimento delle barriere architettoniche nelle aree esterne tra tutti i palazzi di proprietà comunale.
Gli interventi consisteranno nel «rifacimento delle coperture, con adeguata coibentazione e impermeabilizzazione, nella sistemazione dei prospetti con coibentazione e rifacimento del corpo intonaco, nella sostituzione di tutti gli infissi esterni (finestre, portefinestre) e nella risistemazione e riqualificazione degli spazi esterni in tutto il complesso, con l'abbattimento delle barriere architettoniche attualmente presenti», come viene spiegato in un comunicato dell'amministrazione. (m.r.)