Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Trasporti, il cambio di marcia

Fonte: L'Unione Sarda
3 giugno 2013

In città meno auto ma la metro resta un'incompiuta

Più trasporto pubblico, più bici, più corsie preferenziali. Meno traffico, meno incidenti. Erano i cinque capisaldi della campagna elettorale di Massimo Zedda, che ora - forse più velocemente rispetto agli altri punti del programma - sono già passati nella lista degli obiettivi raggiunti, o almeno si avvicinano. Quello dei trasporti è il settore che negli ultimi due anni è cambiato di più. Probabilmente perché molti interventi sono stati quasi a costo zero: le piste ciclabili che attraversano la città e dividono centrosinistra e centrodestra in Consiglio sono diventate realtà con qualche secchio di vernice. E in un colpo solo hanno incentivato l'utilizzo delle biciclette e ridotto - in alcuni casi eliminato - la cattiva abitudine delle doppie file.
CAMBIO DI MARCIA Numeri alla mano, la «Cagliari cambia marcia» descritta da Zedda nei suoi manifesti e nelle dichiarazioni programmatiche di governo della città, comincia a vedersi. Il traffico in entrata e in uscita è in diminuzione. Lo dicono i dati del Ctm: il fiume di lamiere che ogni giorno arriva nel capoluogo ha perso 17.102 automobili, mentre le macchine in uscita sono 9181 in meno, se si confrontano le statistiche di dicembre 2010 con quelle di novembre 2012 (le ultime disponibili).
PROMESSE DISATTESE Ma se diverse tacche sono state aggiunte sul fucile dell'assessore ai Trasporti Mauro Coni, alcuni promesse fatte in campagna elettorale sono ancora lontane. Come gli «incentivi pubblici per l'uso del taxi, in particolare per le categorie svantaggiate, donne incinta, madri con bimbi sino ai quattro anni». Sotto questo profilo, tutto tace. I parcheggi rosa invece sono arrivati. Come sono arrivati l'aumento delle corsie preferenziali (anche se l'obiettivo di estendere la rete da 15 a 25 km è ancora da raggiungere) e il minibus di quartiere (la linea 7), servizio inaugurato proprio pochi giorni fa.
BIKE E CAR SHARING Il bike sharing, nato sotto la Giunta Floris, verrà potenziato nei prossimi mesi. Entro settembre poi dovrebbe diventare realtà anche il car sharing. Resta ancora un miraggio la «tessera unica ricaricabile per il parcheggio, bus, metro, servizi di car e bike sharing» promessa da Zedda. I bus notturni sono stati sperimentati la scorsa estate anche se le due linee create insieme al Ctm (che complessivamente, nel primo trimestre del 2013 ha registrato un aumento passeggeri del 3,25%) non sono state particolarmente fortunate. Dovrebbero tornare, però, nei prossimi mesi.
MATROPOLITANA Il prolungamento del tracciato della metropolitana, l'opera-simbolo della Giunta Zedda, è in corso: i tempi sono lunghi ma «siamo a buon punto», come dice l'assessore Coni. «Presenteremo a breve i progetti per il tratto piazza Repubblica-piazza Matteotti, abbiamo i finanziamenti per i cantieri».
ELOGIO DEI DIRIGENTI Coni è soddisfatto dei traguardi raggiunti fino ad ora, confessa di avere sul proprio computer una scheda in cui tiene d'occhio gli obiettivi del programma elettorale e aggiunge: «Se il settore dei Trasporti è stato innovato lo dobbiamo soprattutto al lavoro dei dirigenti e dei funzionari del servizio mobilità. Uno di loro, Domenico Marras, è appena andato in pensione e gran parte del merito dei cambiamenti è suo». Il programma annunciava anche «meno multe per far cassa». In realtà l'incasso delle sanzioni nell'ultimo anno è raddoppiato (da 5,5 a 11,6 milioni di euro), ma oltre a un nuovo modo di compilazione del bilancio hanno influito le circa 20mila multe dell'autovelox sull'Asse mediano e quelle delle Ztl. Gli incidenti, poi, si sono ridotti del 23 per cento.
Michele Ruffi 


Ztl

A Villanova
non piace
la zona pedonale

Le zone a traffico limitato, create durante le amministrazioni Delogu e Floris, nell'era Zedda si sono confermate causa di proteste da parte degli abitanti dei quartieri in cui sono state istituite. Questo perché l'attuale Giunta, che ha cambiato e esteso gli orari delle Ztl, ha soprattutto attivato le telecamere a Villanova e (ultimamente) Marina, facendo rispettare i divieti.
A Villanova “l'accensione” dei varchi è stata accompagnata dall'istituzione delle contestatissime Zone pedonali, che hanno di sicuro complicato la vita a chi vive nel rione e nelle strade diventate off-limits per le auto. Da poco le limitazioni al traffico sono state bilanciate con il «minibus di quartiere», servizio ottenuto allungando il tracciato della linea 7 del Ctm. Ma il nuovo assetto della viabilità del centro (che comprende anche l'estensione della pedonalizzazione della Marina) ha suscitato sia apprezzamenti che polemiche. Come quelle sollevate dall'attivissimo gruppo di Facebook “ABtanti di Villanova”. (m.r.) 


Bici

Le piste
ciclabili
continuano
a dividere

Le piste ciclabili sono uno dei simboli dell'amministrazione Zedda. E dividono la città. C'è chi le trova poco protette e addirittura pericolose (perché poco rispettate dagli automobilisti), chi le ritiene un'innovazione che fa di Cagliari una città europea. Di sicuro sono ancora incomplete: i percorsi si interrompono improvvisamente e i ciclisti spesso si trovano catapultati in mezzo al traffico. In Consiglio comunale hanno suscitato qualche perplessità anche nel centrosinistra: Marisa Depau, esponente di Sel (lo stesso partito del sindaco) non perde occasione per criticarle in aula: «Non si possono spendere soldi per le piste ciclabili se poi la gente nelle case popolari deve convivere con blatte e topi», è l'adagio ripetuto appena è possibile. Il centrodestra non ha risparmiato critiche. Anselmo Piras un anno fa le indicò tra le cause del declino del commercio, perché colpevoli di aver reso impossibile la doppia fila in via Paoli, via Sonnino e nelle altre strade dove sono state realizzate.