Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Arriva la Tares, rincari

Fonte: L'Unione Sarda
3 giugno 2013

La nuova tassa su rifiuti e servizi dovrà essere versata entro il mese di luglio

 

Sostituirà Tia e Tarsu, ma rispetto ai suoi predecessori la Tares (Tassa rifiuti e servizi) costerà di più. Questo perché il nuovo tributo servirà a finanziare, oltre che la raccolta dei rifiuti solidi urbani, anche i cosiddetti “servizi indivisibili” forniti dai Comuni, come l'illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la polizia locale e le aree verdi. Introdotta con decorrenza dal 1° gennaio scorso, la Tares si prefigge dunque di diventare una “service tax”, una tassa locale unica collegata alla casa e destinata a pagare i servizi comunali.
CHI LA PAGA A pagarla sono chiamati tutti i soggetti, persone fisiche e giuridiche, che possiedano o detengano locali suscettibili di produrre rifiuti. A differenza della Tarsu, che era dovuta dai contribuenti a prescindere dalla effettiva produzione di rifiuti, il presupposto della Tares è il possesso di un immobile potenzialmente suscettibile di produrne. «Se un contribuente detiene un immobile sfitto, che dunque presumibilmente non produce rifiuti, non sarà soggetto alla Tares», spiega il commercialista Stefano Marini. «Se, viceversa, pur avendo l'immobile sfitto, esegue dei lavori di ristrutturazione, si presume che gli stessi producano dei rifiuti e sarà dunque soggetto a tassazione». Elementi probatori di un'eventuale soggezione alla Tares, aggiunge l'esperto, «potrebbero essere il contratto con Abbanoa, quello con l'Enel o un'utenza telefonica».
SERVIZI INDIVISIBILI La principale novità rispetto alla Tarsu è tuttavia che la nuova tassa dovrà finanziare anche i “servizi indivisibili”, per coprire la cui spesa è previsto un aumento di circa 40 centesimi al metro quadro per immobile rispetto alla Tia e alla Tarsu. Sebbene le tariffe ufficiali non siano ancora state pubblicate, secondo fonti attendibili l'incidenza della Tares rispetto a Tia o Tarsu sarà di un 20% in più.
COME E QUANDO SI PAGA Il versamento del nuovo balzello è ripartito in quattro rate annuali. La prima scadenza, originariamente prevista a gennaio 2013, è stata prorogata a luglio (metà o fine, a seconda dei regolamenti comunali). Per quanto riguarda il calcolo, la Tares sarà commisurata all'80% circa della superficie catastale dell'immobile. Prima di provvedere al pagamento, sarà comunque necessario attendere il regolamento comunale annuale che dovrà disciplinare le eventuali maggiorazioni (fino ad euro 0,40 a metro quadro) o detrazioni. Onere dei Comuni dovrebbe essere quello di inviare ai contribuenti i bollettini delle quattro rate, sebbene non vi sia un obbligo di legge specifico in tal senso. In caso contrario i contribuenti dovranno utilizzare un apposito modello F24 e pagare in banca o alle poste. Il codice tributo per il versamento è 3944 - Sezione Imu ed Enti Locali.
Vanessa Usai 


Cagliari

Regolamento
comunale
approvato
dalla Giunta

La Giunta del Comune di Cagliari ha approvato la delibera che determina il numero delle rate del nuovo tributo su rifiuti e servizi e le relative date di scadenza per l'anno 2013.
Le normative nazionali prevedono infatti che la Tares possa essere versata in rate a titolo di acconto, commisurate sulle attuali tariffe Tarsu, e in un'ultima rata a titolo di conguaglio. In questo senso la delibera, che dovrà ora passare in Consiglio comunale, individua quattro rate e le relative scadenze: 31 luglio, 30 settembre, 30 novembre e 31 dicembre. Per le prime tre rate il versamento a titolo di acconto sarà commisurato sulle attuali tariffe Tarsu, mentre la quarta sarà effettuata a titolo di conguaglio Tares a seguito dell'approvazione delle tariffe stabilite per il 2013 secondo quanto prevede il decreto “Salva Italia”. ( v. u. )