Rassegna Stampa

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Baretti Poetto, ricorso al Consiglio di Stato: "Non fateci smontare tutto"

Fonte: web Castedduonline.it
28 maggio 2013

Nuovo colpo di scena


di  Maurizio Bistrusso

Lunedì 27 Maggio 2013 | 01:55

Terzo week end per l'area pedonale del lungomare del Poetto e i cagliaritani  hanno rispettato i divieti e solo qualche automobilista distratto ha violato le regole ma è stato richiamato all'ordine dagli stessi pedoni. Il provvedimento è molto gradito da chi normalmente percorre la zona di corsa, in bici , con i pattini o decide di fare una passeggiata in famiglia con tranquillità. In attesa dell'apertura ufficiale  della stagione estiva, prevista domenica prossima, i chioschi e la maggior parte dei servizi sono ancora blindati. I gestori dei baretti sperano ancora di non smontare i chioschi e hanno deciso di ricorrere al Consiglio di Stato nel tentativo di seguire le orme dell'Emerson che nei giorni scorsi ha ottenuto una sentenza favorevole.  I giudici si pronunceranno il prossimo 12 giugno  sul ricorso già respinto dal tribunale amministrativo regionale.Il Tar aveva deciso di non riconoscere l'urgenza e i danni richiesti dai titolari dei chioschi sul diniego del comune alla richiesta per l'accertamento di conformità paesaggistica e urbanistica che avrebbe, di fatto, evitato lo smontaggio  e  aveva rimandato ogni scelta agli uffici tecnici comunali. "Abbiamo deciso con i nostri avvocati - dice Maurizio Marongiu, titolare del Twist e coordinatore della cooperativa Poetto Service- di chiedere l'intervento del Consiglio di Stato in quanto ci sono alcune sentenze precedenti che hanno dato ragione agli operatori. Una sentenza positiva probabilmente non ci consentirà di evitare la rimozione attuale dei chioschi ma sarà utile a tutelarci per il futuro ed evitare lo smontaggio il prossimo 31 dicembre 2013. La decisione dei giudici del consiglio di stato determinerà anche la scelta di rimontare le stesse strutture lignee in deroga alle norme attuali e in attesa dell'approvazione del Piano di utilizzo del litorale. In caso contrario è improponibile rimontare i chioschi con le tipologie attuali perché i costi diventerebbero insostenibili e sicuramente si opterà per una scelta diversa con il posizionamento di una struttura più semplice,  provvisoria e facilmente amovibile". Alcuni concessionari  hanno iniziato a smontare gli impianti idrici e staccare quelli elettrici per iniziare, entro la prossima settimana,  lo smontaggio definitivo delle pedane e della struttura lignea. "Alcuni dei gestori sono ancora indecisi su come procedere  -  prosegue Marongiu- il pronunciamento del Consiglio di Stato potrebbe diventare decisivo ma non prescinderebbe dalla rimozione delle attuali strutture. Ritengo che la sentenza non determinerà, in ogni caso, nessun provvedimento immediato  da parte del comune  e sarà necessario, per tentare di salvare la stagione, liberare le aree in tempi brevi e procedere con la richiesta delle autorizzazioni successive che daranno il via libera alla ricostruzione. Non è un momento facile ma faremo di tutto per ripartire".