Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Anfiteatro, in scena solo i litigi

Fonte: L'Unione Sarda
24 maggio 2013


COMUNE. Doveva essere un momento chiave per capire lo stato dei lavori in corso
 

Polemiche e insulti fra consiglieri durante il sopralluogo
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Un'altra estate senza Anfiteatro. Sito chiuso, accessibile giusto due giorni per la manifestazione dei monumenti aperti, boom di visitatori e poi cancelli di nuovo sbarrati. Ieri in programma il sopralluogo di due Commissioni comunali, cultura e lavori pubblici, e davanti a molti “estranei” è andato in scena uno spettacolo poco edificante e molto stonato: litigi, parolacce e accuse pesanti tra maggioranza e opposizione, lì, nel piazzale dove alcuni consiglieri sono scesi in macchina e forse potevano risparmiarselo e fare il discesone a piedi, con sullo sfondo le antiche pietre e quel che rimane della vecchia legnaia, un po' smantellata un po' no.
L'ASSESSORE Dicono - l'assessore Luisa Anna Marras e l'architetto Maria Luisa Mulliri - che il cantiere ha ripreso a lavorare. Ma di operai non c'è traccia. Il promesso tour tra sotterranei e camminamenti non è consentito «per questioni di sicurezza». E quando la discussione degenera, quasi subito, si invitano i signori visitatori a uscire in fretta, perché bisogna richiudere a chiave.
DIVERGENZE Una mattina surreale in viale Fra' Ignazio. Animatori della riunione aperta alla stampa (le Commissioni sono pubbliche) sono stati principalmente Maurizio Chessa (Pd) e Gianni Chessa (Udc). «Hanno voluto rigirare la frittata e cercare di dare a noi la colpa dello scempio. I buchi nella pietra li hanno fatti loro, noi stiamo cercando di rimediare allo stupro», dice il primo. «Vogliamo sapere quanti soldi stiamo spendendo, i tempi di conclusione delle operazioni, la data di inaugurazione», dice il secondo. Scoppia la bagarre, intervengono anche altri, a sostenere i colleghi dei rispettivi schieramenti, alcuni stanno a guardare ammutoliti e tristi. Sostiene l'assessore Marras che tre sono gli obiettivi dell'amministrazione: riqualificare il bene e inserirlo in un contesto di rilancio e recupero di tutta la zona; fare le eventuali sistemazioni per valorizzarlo; utilizzarlo per spettacoli, piccoli e rispettosi, non come si faceva prima. E basta, non c'è lo spirito per proseguire con queste Commissioni sul campo.
STATO DEI LAVORI Tra una polemica e un insulto riesce a dire qualcosa l'architetto Mulliri, fa il punto della situazione: sono state già rimosse le rampe, la struttura del palco e della platea, le scale che portavano al primo anello. Poi ci si è dovuti fermare per una perizia di variante: è stato trovato un immondezzaio, materiale e resina tra le rocce da smaltire in modo speciale. Per tutto questo sono stati spesi circa 400 mila euro. Ora, per smantellare il secondo e il terzo anello, la torre faro e il percorso antincendio servono altri 800 mila euro. Termini ufficialmente non ce ne sono, ma questa è la terza estate senza Anfiteatro.
Cristina Cossu