Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Romanzi, versi e incontri: una rete di legàmi ci salverà

Fonte: L'Unione Sarda
24 maggio 2013


Il festival internazionale della letteratura si svolgerà dal 6 al 9 giugno a Cagliari
 

“Leggendo Metropolitano” intreccia i fili di ciò che unisce
Calma la brama del mondo e vivi contento di poco, Taglia i legami tutti col Bene e col Male del tempo: In mano prendi una coppa e la treccia d'Amica gentile, Ché passa, passa e non resta, questa tua vita d'un giorno. (La Rosa e l'Usignolo: dodici quartine di Omar Khayyan)
E' così. Sono i tempi che ci impongono di buttare via le cose inutili e superflue e aggrapparci ai legàmi, i preziosi intrecci della vita di relazione, d'amore, d'amicizia, di lavoro che ci sostengono, ci nutrono. E ci salvano. I “Legàmi” sono anche il filo scelto per cucire i quattro giorni di appuntamenti di “Leggendo Metropolitano”, il festival internazionale della letteratura, edizione numero cinque, che si aprirà a Cagliari il 6 giugno e come sempre abiterà Castello. In fondo è questione di un accento, basta spostarlo di una sillaba per scoprire che la sostanza non cambia: ci lega la parola parlata e scritta, ci lega il silenzio. L'essenza della chimica sono i legami, come pure la poesia. Tutto comincia con un incontro, con l'idea di legame. Anche il festival (artisticamente diretto da Saverio Gaeta e organizzato da Prohaireris), naturalmente. A inaugurare la rassegna giovedì 6 giugno (in via Santa Croce, alle 19,30) sarà un omaggio all'amicizia e ai legami letterari tra un maestro della letteratura, Antonio Tabucchi, scomparso poco più di un anno fa, e un giovane scrittore, Andrea Bajani, l'autore dell'irriverente romanzo “La mosca e il funerale”. Alle 21 per Oltre il tempo il giornalista televisivo Saverio Simonelli incontra la scrittrice spagnola Clara Sanchez, l'autrice di “Il profumo delle foglie di limone”, il successo editoriale costruito su un legame di amicizia tra una coppia e una giovane donna in crisi, che si rivela pericoloso e al tempo stesso indispensabile per restituire giustizia. La giornata si chiude con un premio Nobel. Alle 21,30 all'Auditorium di piazza Dettori, il chimico polacco Roal Hoffmann, professore alla Cornell University, ma anche poeta parlerà di “Chimica e poesia. Identici modi per creare un legame”.
Fare rete, intrecciare fili che diventano protezioni, sicurezze. Anche quelle fatte di Silenzio. Alle 18 di venerdì 7 al Chiostro di Architettura, il filosofo Duccio Demetrio, uno dei fondatori dell'Accademia del Silenzio ad Anghiari in Toscana spiegherà il piacere di reimparare ad ascoltare suoni e voci nei luoghi in cui viviamo. E al silenzio è dedicato anche l'antico rito sardo, legato alla festa di San Giovanni, custodito a Macomer. Si chiama A s'abba muda. Appunti sul silenzio. Se ne parla nell'incontro di domenica 9 alle 18 al Chiostro.
Il festival guarda con attenzione alla scuola con due appuntamenti animati da Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli. Il primo, venerdì alle 19 (via Santa Croce): “Co-stringersi. La scuola inclusiva come risorsa”. Sabato alle 18 al Chiostro Gavosto incontrerà Marco Rossi Doria, sottosegretario all'Istruzione. Con il buio si affacciano i temi più paurosi come il male. Ne parlerà lo scrittore Donato Carrisi, autore del thriller “L'ipotesi del male”. Oscurità sono anche stelle in cielo che disegnano affascinanti legami. A raccontarceli alle 22 nel piazzale Saint Remy saranno l'astronauta Paolo Nespoli, Andrea Possenti, direttore dell'Osservatorio di Cagliari, e lo scrittore di fantascienza Bruce Sterling.
Che dire dei legami che si spezzano con un tradimento? Alle 18,30 in via Santa Croce ne parlerà il filosofo della scienza Giulio Giorello, declinando il tema tra politica e religione. I nuovi legami sono invece quelli che sbocciano con l'immigrazione come Accogliere l'altro . Ne discuterà Daniela Finocchi, ideatrice del concorso “Lingua Madre”, con le scrittrici Gül Ince, Ina Praetorius e Jasmina Tesanovic. “Abitare e costruire mondi migliori”, il progetto del futuro illustrato alle 20 al Chiostro da Luca Molinari. Chiuderanno la ricca giornata di sabato il premio Pulitzer Michael Cunningham, autore di “Le ore”, il romanzo che intreccia le storie di tre donne, vissute in stagioni diverse (ha ispirato il film con la Kidman), che sarà alle 21 in via Santa Croce, e Paolo Giordano. L'autore de “La solitudine dei numeri primi” sarà protagonista del reading “Il corpo umano”, titolo del suo ultimo libro.
«I legami sono infiniti», ha giustamente messo in evidenza Saverio Gaeta, illustrando il sontuoso menu del festival che si chiuderà domenica 9 con l'omaggio al più intenso e nutriente dei legami: quello con la poesia. A ricordare la straordinaria Wislawa Szymborska, autrice di “Ad alcuni piace la poesia”, sarà Michal Rusinek, assistente della poetessa dal 1996. Alle 20,30 al Bastione, Maurizio Maggiani, autore del “Il coraggio del pettirosso”, il romanzo nel quale il protagonista riannoda i fili spezzati della sua vita, parlerà col vicedirettore de “La Stampa” Cesare Martinetti di padri e figli della Repubblica.
Ma un festival di letteratura deve essere alimento per la città e il Comune scommette sulle nozze cultura e turismo. «Un connubio che funziona», ha assicurato l'assessore comunale al Turismo Barbara Argiolas: «Siamo in rete con tutte le città che hanno un evento simile. È un passo prezioso». Mentre la collega alla Cultura Enrica Puggioni ha puntato l'accento sulla «cifra d'eccellenza» che caratterizza il festival. Che ha voluto ricavare tra libri, versi e stelle, un angolo per l'attualissimo presente, quelle delle difficoltà economiche, delle ingiustizie che tradiscono l'articolo 1 della Costituzione: il lavoro. Perciò “Il mercato siamo noi” sarà il tema degli incontri di sabato (dalle 10) all'Auditorium di piazza Dettori. Tra gli ospiti Tiziano Treu, Fernando Boero e Vittorio Pelligra. Tra le tante sorprese, costruite grazie a una fittissima rete di legami con il sociale, anche un nuovo gioco di società (inventato da Carlo Tedde, presidente di un consorzio di coop): si chiama “We coop” e sovverte lo spirito con il quale i cinquantenni sono cresciuti: Monopoli. Ovvero arricchirsi a dispetto di tutti. Formula che ha fatto crac.
Caterina Pinna