Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Pirri Il “rifiuto selvaggio” prima del porta a porta

Fonte: Sardegna Quotidiano
6 maggio 2013

MUNICIPALITÀ Il Comune presenta il sistema di raccolta che dovrebbe partire l’anno prossimo. Luisella Ghiani: «Nelle zone di confine, vengono lasciati rifiuti di ogni genere da chi passa»

La raccolta porta a porta, salvo ricorsi e contenziosi, partirà nella seconda metà del 2014. Prima ancora, entro ottobre, dovrebbe essere realtà il bando di gara. Nell’attesa, Pirri fa i conti con il “rifiuto selvaggio”: ogni giorno sacchi della spazzatura - ma anche copertoni, taniche di plastica e bottiglie - vengono gettati da chi arriva in macchina dai comuni vicini. Quando va bene, dentro o accanto ai cassonetti, ma anche in molte aree aperte. E fioccano le segnalazioni in via Riva Villasanta. «Succede soprattutto nelle zone di confine, rifiuti di ogni genere lasciati da chi transita per Pirri, specie a Barracca Manna e nelle aree incolte. I cittadini segnalano decine di casi ogni mese», dice Luisella Ghiani, presidente della Municipalità, durante l’incon - ++ tro di ieri alla Città dell’impresa nell’ex Vetreria promosso dal Comune, sul futuro “Porta a porta”. «Attendiamo con ansia l’avvio del nuovo sistema di raccolta, porterebbe decoro urbano e inciderebbe parzialmente sulle discariche abusive», osserva la Ghiani. E i pirresi confermano: tra chi «ha visto scaricare copertoni da un camion, poi fuggito, in via del Tamburino sardo», e chi chiede «più telecamere in via del Lentisco, passano di giorno e gettano rifiuti accanto al cassonetto, scappando subito con l’auto». E in una sala con circa ottanta persone, l’assessore comunale ai Servizi tecnologici, Pierluigi Leo, spiega che «toccheremo tutti i quartieri per far capire che il porta a porta abbatterà i notevoli costi dello smaltimento dei rifiuti e consentirà di raggiungere la quota del sessantacinque per cento per evitare le multe della Regione. Il bando è in fase avanzata», aggiunge. Il presidente della commissione di riferimento, Fabrizio Marcello (Pd) porta novità: «il Paese è la cartina di tornasole anche per i rifiuti, porteremo in aula un ordine del giorno per aprire un tavolo con tutti i sindaci dell’aera vasta. Cagliari riceve ogni anno diciottomila tonnellate di rifiuti dall’hinterland. L’ipotesi delle telecamere deve vedere passaggi obbligati con prefetto e forze dell’ordine, è comunque un costo». Chiude il cerchio della questione dei rifiuti l’assessore provinciale all’Ambiente, Ignazio Tolu (Sel): «Stiamo arrivando a un percorso condiviso per la definizione del nuovo piano provinciale per la raccola e trasporto dei rifiuti, per omogeneizzare i servizi di tutti i settantuno comuni», afferma Tolu, «sarà realtà entro l’an - no. L’appalto dei rifiuti di Cagliari è complesso, magari potrebbe essere unificato a livello provinciale, l’ob - biettivo primario è abbattere i costi». P. R.