Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'ascensore? È fuori uso

Fonte: L'Unione Sarda
6 maggio 2013


Proteste di cittadini e turisti. Il Comune: problemi di manutenzione
 

Castello, gli impianti troppo spesso guasti
Vedi la foto
Le scale di Santa Chiara coi 25 gradi di mezzogiorno sono faticose, la freccia bianca puntata a sinistra sa di paradosso: l'ascensore non funziona. Cagliari città turistica, dice qualcuno, ai più sembra una beffa. Dall'altra parte di Castello un uomo di mezza età si dirige con passo incerto verso il gigante di metallo davanti al Terrapieno. Ventiquattrore di pelle in mano, negli occhi un punto interrogativo. È titubante, poi alza lo sguardo al cielo. Gli va bene, l'impianto funziona: «Oggi sono stato fortunato».
DISAGI CONTINUI Mentre il Comune pensa a tre nuovi ascensori che collegheranno Castello a Stampace, quelli vecchi continuano a infiammare gli animi di residenti e turisti. Ieri era fermo uno su tre, a volte si bloccano in contemporanea. Tra stop improvvisi e manutenzioni interminabili, accedere alla parte alta della città è diventato un terno al lotto. A febbraio l'elevatore che da viale Regina Elena porta alla terrazza di Santa Caterina è rimasto fuori uso per tre settimane, poi altri venti giorni a fine marzo. Sino all'exploit del 25 aprile: per liberare i nove protagonisti involontari sospesi nel vuoto accanto al Bastione per due ore, sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Poco prima è stato l'ascensore che da viale Regina Elena porta alla terrazza di via Martini a lasciare a piedi castellani, turisti e tutti i cagliaritani. Spesso, troppo spesso, l'unica alternativa al servizio-disservizio è armarsi di buona volontà e percorrere centinaia di metri a piedi passando per porta Cristina, oppure si devono scalare i 170 gradini del Bastione. Ne sa qualcosa Enrico Sensi: «Abito a Castello e lavoro a Villanova, prendo l'ascensore ogni giorno, anzi, vorrei, visto che è quasi sempre guasto».
LE PROTESTE Anche Maria Antonietta Rivano è un habitué: «Lo prendo regolarmente per andare al lavoro: spesso all'ingresso mettono l'avviso che è guasto, quando funziona fa rumoracci». Accanto a lei una collega della scuola Santa Caterina: «Il periodo di Pasqua è rimasto fermo più di due settimane, ogni giorno è una sorpresa». Il Comune prova a prendere le distanze: «È un problema di manutenzione, la ditta che ha vinto l'appalto non si è rivelata efficiente». Nel mirino finisce l'impresa lombarda che si è aggiudicata la gara per la manutenzione dei tre ascensori di Castello, mettendo in tasca un contratto di 42 mila euro. «Abbiamo già provveduto a rescinderlo, dal dieci maggio subentrerà una nuova impresa», annunciano da Palazzo Bacaredda. Ma il malumore non accenna a placarsi. Nel Duemila l'amministrazione sborsò un miliardo e sessantasette milioni di lire per realizzare gli elevatori. A distanza di tredici anni i giorni di stop per guasto sembrano aver quasi raggiunto quelli di funzionamento.
Sara Marci