Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poche iscrizioni, la scuola San Michele verso la chiusura

Fonte: L'Unione Sarda
6 maggio 2013


VIA REDIPUGLIA. Polemiche
 

Vedi la foto
La scuola elementare San Michele in via Redipuglia si avvia alla chiusura? Non è detto: vero è, tuttavia, che da settembre non ci sarà la prima elementare. Troppo pochi i genitori che avrebbero fatto richiesta di iscrizione all'istituto per i propri figli e così, per loro, è giunta l'odissea. Tra edifici scolastici giudicati non all'altezza, troppo lontani dal luogo di lavoro oppure con orari delle lezioni non adatti alle esigenze familiari. È il caso di Alessia Sarais, mamma di una bimba prossima al fiocco rosa: non potendo iscrivere la piccola alla San Michele - ideale a suo dire perché, pur abitando ad Assemini, lavora in città e ha i genitori residenti proprio di fronte alla scuola - non sa quale alternativa trovare: così ha affidato a una lettera l'appello all'assessore comunale all'Istruzione Enrica Puggioni e alle istituzioni affinché riescano a scongiurare la soppressione della classe.
Il suo tour degli edifici è cominciato qualche giorno fa: prima tappa, la De Amicis, in via Falzarego, «ma è una scuola vecchia, con un cortile di dimensioni lillipuziane e l'ingresso senza citofono e incustodito», spiega Sarais. Poi è stata la volta dell'istituto Italo Stagno, «ma non è servito dagli scuolabus» e, infine, dalla scuola di via Meilogu insieme a alla Collodi, dove «in entrambe, però, si fa il tempo prolungato. State chiudendo una scuola in un quartiere a rischio come quello di San Michele», scrive rivolgendosi alla Puggioni, «cosa ci sarà dopo?».
«Il Comune cerca sempre di valorizzare le scuole delle periferie e non gli si può attribuire la colpa della soppressione di una classe se i genitori scelgono di iscrivere i propri figli altrove», replica l'assessore. «D'altra parte non siamo stati noi a imporre un limite minimo al numero di iscrizioni, né il Provveditorato agli Studi, ma il Ministero». Che, per l'anno scolastico 2013/2014, rende noto esplicitamente: «Non meno di 18 bambini per classe e non più di 26, salvo in presenza di disabilità, in cui il tetto massimo non potrà raggiungere le 20 unità». (mi.se.)