Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tuvixeddu, l'ultima battaglia

Fonte: L'Unione Sarda
6 maggio 2013


I legali della Regione studiano le carte. Possibile un intervento della Corte dei conti
 

Lodo, tre mesi per il ricorso: ma chi rimborserà Cualbu?
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Com'era ampiamente prevedibile il lodo arbitrale su Tuvixeddu è diventato immediatamente terreno di scontro politico, con il furioso botta e risposta tra il governatore Ugo Cappellacci e il suo predecessore Renato Soru.
Ma la querelle sulle responsabilità interessa poco, anzi nulla, l'ufficio legale della Regione, che in queste ore si sta concentrando sulla strategia da seguire per impugnare immediatamente la decisione dei tre arbitri che hanno riconosciuto all'imprenditore Gualtiero Cualbu un risarcimento da 77 milioni di euro per i danni subiti dal 2006 al 2010, quando i cantieri edili avviati dalla sua Coimpresa srl sul colle furono bloccati a causa dell'imposizione dei nuovi vincoli da parte della giunta Soru.
LE PROSSIME TAPPE Cosa accadrà adesso? I passaggi formali sono parecchi. Per rendere esecutivo il lodo l'imprenditore cagliaritano, uscito vincitore dalla contesa, dovrà depositarlo nella cancelleria del Tribunale di Roma, dove è stato emesso. Al giudice spetterà accertarne la regolarità formale e renderlo esecutivo con un apposito decreto. Da quel momento dunque Cualbu potrà reclamare i suoi 77 milioni. A quel punto la Regione avrà trenta giorni di tempo per chiedere al Tribunale collegiale la sospensione dell'esecutorietà. Mentre per l'impugnazione del lodo, da proporre davanti alla Corte d'Appello sempre di Roma, i legali dell'amministrazione avranno 90 giorni di tempo dal momento della notifica formale (cosa che non è ancora avvenuta, visto che il lodo è stato solamente anticipato via mail). Quest'ultima è la vera partita, quella attraverso cui gli avvocati dell'ente sperano di ribaltare il verdetto emesso dal collegio arbitrale. E stavolta è davvero vietato sbagliare. Per questo la task force legale sarà rinforzata e secondo indiscrezioni ne potrebbe far parte anche Federico Sorrentino, il professore di diritto costituzionale alla Sapienza di Roma che aveva già firmato un parere allegato agli arbitri prima della loro pronuncia. Un aiuto potrebbe arrivare inoltre dalla posizione presa dall'ex magistrato Gianni Olla - l'arbitro della Regione nominato nel 2010 dal presidente del Tribunale dopo che l'ente si rifiutò di farlo - che a quanto pare era in disaccordo con gli altri due colleghi tanto da aver fatto allegare una lunga relazione di minoranza in cui si contestano le conclusioni del lodo.
CORTE DEI CONTI Altro capitolo riguarda l'eventuale intervento della Corte dei Conti, che potrebbe essere chiamata a pronunciarsi sulla vicenda nel caso, esaurito l'iter, la Regione fosse chiamata a tirare fuori i 77 milioni o qualunque altra cifra. Cappellacci, nelle sue prime dichiarazioni, ha già annunciato che invierà gli atti ai giudici contabili, in quanto atto dovuto. A questi ultimi spetterebbe valutare se il comportamento degli amministratori regionali coinvolti abbia causato un danno alle casse pubbliche: non serve che ci siano comportamenti dolosi, basta anche la colpa. E nel caso gli accertamenti potrebbero riguardare anche i dirigenti degli uffici che si sono occupati della vicenda. Senza però dimenticare che esiste una sentenza del Consiglio di Stato che dichiara l'estensione dei vincoli a Tuvixeddu legittima.
IL CASO RIPASCIMENTO Il caso appare dunque non analogo a quello, giusto per citare uno degli esempi più clamorosi, del ripascimento del Poetto, per il quale la Corte dei Conti ha condannato - tra gli altri - l'ex presidente della Provincia di Cagliari Sandro Balletto e l'allora assessore provinciale ai Lavori pubblici Renzo Zirone a risarcire quasi tre milioni di euro per il danneggiamento dell'arenile. E ciò nonostante nel parallelo processo penale. dopo una condanna in primo grado, Balletto sia stato assolto in appello e definitivamente in Cassazione.

Processo

In settimana la sentenza sui presunti abusi sul colle

È prevista per venerdì o per i giorni immediatamente successivi la sentenza del processo per i presunti abusi sul colle di Tuvixeddu. Nella sua requisitoria del 27 febbraio il pm Daniele Caria aveva chiesto la condanna di quattro dei sei imputati, sollecitando due anni di reclusione per l'ex soprintendente dei Beni archeologici Vincenzo Santoni e un anno e sei mesi per l'archeologa Donatella Salvi. Stessa pena chiesta per il dirigente comunale Paolo Zoccheddu, un anno per il funzionario Giancarlo Manis. Il magistrato inquirente aveva infine sollecitato l'assoluzione del costruttore Raimondo Cocco e del direttore dei lavori Fabio Angius.  

 

 

Scenari

Tavolacci: «Non è vero che non si può costruire»

Cualbu potrà costruire a Tuvixeddu oppure dovrà accontentarsi, si fa per dire, del maxi risarcimento accordatogli dal collegio arbitrale? La questione è controversa. Massimiliano Tavolacci, capo di gabinetto dell'assessorato agli Enti Locali, sostiene che in realtà il costruttore potrebbe essere autorizzato a riprendere i lavori. «Non è vero che non si può edificare nulla - ha detto due giorni fa -. Il Consiglio di Stato ha invitato Regione, Comune e Sovrintendenza a definire la natura del vincolo attraverso la copianificazione, per dire cosa si può fare e cosa no, ma dal novembre 2011 tutto è fermo per l'inerzia del Comune».