Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

La Fiera all’insegna della crisi

Fonte: Sardegna Quotidiano
29 aprile 2013

 INAUGURAZIONE UFFICIALE

 

Il “vuoto”, segreto di vita taoista, pare l’unico approccio filosofico concesso per questa Fiera, che ha dimenticato spazi fitti e punta sugli stand sparpagliati a macchia mediterranea. Tutta colpa della crisi che alla fine è stata la protagonista indesiderata dell’inaugurazione, di prepotenza inserita dentro i discorsi delle istituzioni e poco propensa a lasciare spazio ai pifferi peruviani, formaggi sardi, tagliaananas. Mentre il presidente Ignazio Schirru leggeva pagine relative a disoccupati, imprese in perdita, imprese sparite e consumi crollati, gli stand presenti là fuotri (450 espositori con ricambio del 52%) gioivano di lavorare almeno un po’. «La crisi ha colpito anche noi - ha detto Schirru - abbiamo ridotto le manifestazioni e c’è stata una forte contrazione delle adesioni da parte degli espositori». E l’appello. «Auspico un’alleanza tra Fiera, Camere di Commercio e Regione per consegnare alla Sardegna la “Fiera Internazionale” ». Assente il presidente della Camera di Commercio Giancarlo Deidda, «è malato», spiegano. Ma c’è il sindaco Massimo Zedda che ha iniziato abbracciando «chi vive in difficoltà, i licenziati o chi ha licenziato. Settant'anni fa ci furono i bombardamenti, per la città sembrava impossibile riprendersi ma i cagliaritani hanno lanciato il cuore al di là dell ostacolo come faranno oggi». Ma poi nulla avverrà «se non si revisiona il patto di stabilità, in Comune abbiamo 260 milioni bloccati ». Quest’anno Zedda potrà spenderne 60 per gli immobili in degrado. «I cittadini devono essere messi in condizioni di spendere un euro per qualcosa, sennò non possiamo mettere in circolazione ricchezza». Poi l’af - fondo a Imu («la portiamo dal 4,5 al 4 per cento») e Tares («si paga a metro quadro, viene privilegiato chi non differenzia e non chi non differenzia», applausi). Per la Provincia l’assessore al turismo Piero Comandini ricorda la «disoccupazione raddoppiata e in questa sfida nessuno ci aiuta, dobbiamo essere noi a rimboccarci le maniche ». L’Italia «è l’ultima nell eurozona nella possibilità di indebitarsi con le banche», nessuno avrà piu fiducia. E il consiglio: «si guardi all’economia del Mediterraneo». Anche l’assessore regionale della Programmazione, Alessandra Zedda sottolinea la «voglia della Sardegna» di non soccombere alla crisi. «Il calo di occupazione, l’aumen - to di ammortizzatori sociali,e i disagi sociali che ne derivano riempiono di tristezza», dice Zedda con commozione. «Proprio per dare risposte concrete la Giunta in questi anni ha messo in campo azioni per la valorizzazione delle nostre eccellenze ambientali, agroalimentari e turistiche e ha investito in modo deciso nell’innovazio - ne». Aziende sarde che stanno oltrepassando il Mediterraneo. «Con Legge Regionale 3/2009- la Regione sta inserendo nel sistema economico risorse destinate al finanziamento delle iniziative produttive da realizzarsi in specifici ambiti territoriali svantaggiati », la cifra è di 255.192.399 euro. «Che sia l’anno di un’inversione decisa ». L’intervento di Vincenzo Mareddu presidente della Sogaer è sulla stessa lunghezza d’onda dei colleghi di inaugurazione. Crediti bloccati, imprese che hanno bisogno d’ossigeno. Sopra le note della Banda Musicale della Brigata Sassari che ha inaugurato la fiera le parole “forza paris”e“l’Italia s’è desta”. Fuori dal Palazzo gli stessi odori, gli ultimi a volersi arrendere.

Virginia Saba