Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Mercato chiuso per crisi

Fonte: L'Unione Sarda
22 aprile 2013


SANT'ELIA. Sciopero dei commercianti: la serrata il 6 e 7 maggio
 

Gli operatori: «Per il Comune non esistiamo» 

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Crisi nera al mercato civico di Sant'Elia, i concessionari annunciano un clamoroso sciopero. Lunedì 6 e martedì 7 maggio, i 36 box della struttura commerciale adiacente ai parcheggi dello stadio resteranno chiusi per protesta. I commercianti si asterranno dal lavoro e manifesteranno all'ingresso. Ad annunciare la serrata - finalizzata a denunciare all'opinione pubblica «l'inerzia del Comune e la concorrenza sleale dei mercatini della Coldiretti» - è il portavoce dei dipendenti del mercato, Sergio Fontanarosa, 58 anni, macellaio. «Siamo stufi», tuona, «perché per l'Amministrazione è come se il nostro mercato non esistesse. L'assessore alle Attività produttive, Barbara Argiolas, non si fa vedere da un anno. Nel frattempo conviviamo con disagi pesanti tra serrande guaste e ascensori fermi».
 

RICHIESTE VANE Le richieste avanzate dagli operatori non sono state esaudite. «Avevamo chiesto tre cose: più servizi, come uno sportello bancomat per i clienti, il miglioramento dell'accessibilità prolungando il percorso del pullman della linea 3 del Ctm, e un'adeguata pubblicizzazione del mercato». Ma niente di tutto questo è stato fatto. «La struttura è stata inaugurato nel 1999. In 14 anni solo promesse e niente fatti, per cui abbiamo deciso di incrociare le braccia». Lo sciopero potrebbe estendersi agli altri mercati (San Benedetto, Via Quirra, Santa Chiara e Is Bingias). «L'idea», riprende Fontanarosa, «è fare fronte comune contro i mercatini ortofrutticoli della Coldiretti. Se prima vendevano esclusivamente prodotti di produzione propria, ora vi si trova di tutto, fino alle mele del Trentino e, pare, perfino conigli e polli».
 

INTERROGAZIONE Ieri i concessionari hanno incontrato due esponenti dell'opposizione, i consiglieri comunali Gianni Chessa (Udc) e Maurizio Porcelli (Pdl), che lunedì presenteranno un'interrogazione urgente al sindaco Massimo Zedda, con l'obiettivo di premere per lo stanziamento di fondi a favore del mercato. «La situazione è drammatica», afferma Chessa, «questa struttura si sarebbe dovuta sviluppare su tre livelli e avrebbe dovuto avere 100 box, invece le postazioni operative sono appena una trentina». «È una vergogna», tuona Porcelli, «il mercato è abbandonato e nessuno se ne cura». «Chiediamo che il Comune si attivi per rilanciare la nostra struttura», auspica Antonio Feboli, venditore di carni bianche, «vogliamo una banca, un ufficio postale e bancarelle all'ingresso per creare movimento e attirare gente». D'accordo Lino Pau. «Il mercato di Sant'Elia è in agonia».
Paolo Loche