Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Grossman “cittadino”: è scontro

Fonte: Sardegna Quotidiano
19 aprile 2013

Comune

 

 LA POLEMICA Una mozione per dare all’israeliano la cittadinanza onoraria, la comunità palestinese si oppone: «I consiglieri si informino sui massacri». Lobina non firma: «Grave errore»

Shalom. Cagliari diventa un pezzo di Terra Santa e fa arrabbiare i palestinesi. Perché l’israeliano David Grossman, scrittore di saggi, romanzi, noto e amato e letto in ogni dove, riceverà la cittadinanza onoraria di Cagliari tra il 19 e 20 maggio. I palestinesi si ribellano e chiedono ai consiglieri comunali: «Perché?». Dopodiché dicono anche che i consiglieri dovrebbero piuttosto «informarsi sui massacri compiuti dagli israeliani in Palestina» e tra una cosa e l’altra chiudono con un “ci mancava solo questa”. Sulaiman Hijazi, portavoce della comunità musulmana, dà l’ultima parola al sindaco Zedda e aspetta. Sarà lui a decidere se approvare o meno una richiesta che riporta tutte le firme del consiglio, tutte tranne due. La prima di Enrico Lobina (Pc) e l’altra di Giovanni Dore (Idv) che l’ha ritirata. Il “perché ” è solo «una bella occasione» e la illustra Carta. «È un grande scrittore e grande uomo della cultura mondiale, oltre che di pace. Ha sempre parlato di due popoli e due nazioni, e la sua carriera, nella sua interezza, permette di considerarlo uomo di pace». Cagliari perché «qui fece la sua prima uscita pubblica dopo la morte del figlio, in seguito venne chiamato da Napolitano». Lo scrittore sarà qui per l’ottava edizione di Tuttestorie, festival di letteratura per ragazzi. Ma perché crea tanta disapprovazione da parte dei palestinesi? La guerra che dura da cent’anni la dice tutta sull’odio tra due popoli che, secondo Grossman «hanno ragione a ugual maniera ». Ovvero gli scionisti che hanno visto legittimata la terra promessa dall’Onu e i palestinesi che hanno visto l’irruzione nel proprio paese. Riassunto ciò che difficilmente si può riassumere, la morte del figlio di Grossman in Libano ricorda ai musulmani che lì faceva la guerra. «Non ho firmato - racconta Lobina - Per dare la cittadinanza onoraria a qualcuno deve avere fato qualcosa di importante per Cagliari e non so Grossman cosa abbia fatto. Credo sia un errore grave e spero si torni indietro anche perché nel suo passato lo scrittore è stato criticato in occasione di eventi tragici come l’as - sedio a Gaza, dove si impediva di bere mangiare ai bambini. Stessa storia sul Libano, tanti morti, tanti bambini». E così da parte di Lobina nessuna firma. «Credo metta in difficoltà anche lui, tra l’altro». Ma «Grossman è un pacifista », ha dichiarato Carta. L’odio, lo scrittore, lo spiega così: «in ogni conflitto, anche tra amici, tu guardi al tuo interesse. E se sei ferito, se sei offeso e insultato, molto raramente hai la generosità e l'energia di cercare di capire il punto di vista dell'altro. Il corpo ti si raggrinzisce, ti si raggrinzisce la mente ». Per ora sono raggrinziti i musulmani di Cagliari. «Dopo tutte le scelte sbagliate fatte finor ci mancava solo la politica internazionale», ha detto il portavoce della comunità palestinese, e dei musulmani che ancora aspettano di avere una moschea. «Ho ritirato la firma perché ho rispetto per palestinesi e israeliani - ha detto Dore - ogni nostro passo in Europa e Sardegna che porti verso il mondo arabo deve andare verso la distensione. Serve capire gli effetti degli atti che facciamo». L’ulti - ma parola al sindaco. Virginia Saba