Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I dolori del giovane Zedda

Fonte: L'Unione Sarda
18 aprile 2013


A due anni dall'insediamento il bilancio di ciò che è stato fatto e ciò che resta da fare

Baretti, stadio, Lirico, Anfiteatro: tanti i problemi irrisolti
Il Poetto? «Sarà la priorità della Giunta: sono a rischio centinaia di posti di lavoro, dovremo lavorare da subito per risolvere un problema che tocca da vicino i cagliaritani. Questa è sicuramente una delle urgenze». Così parlò Massimo Zedda a poche ore dal ballottaggio che lo portò sulla poltrona di sindaco. Seicentottantasei giorni dopo, la soluzione per il litorale urbano più bello e sfortunato del Mediterraneo è ancora lontana. Questo non vuol dire che la spiaggia non sia stata effettivamente in cima ai pensieri dell'esecutivo: le delibere sul Pul, sull'ospedale Marino, il bando per la realizzazione della passeggiata ormai al traguardo lo dimostrano, ma sono state quasi cancellate dalle decisioni sui chioschi che hanno riportato il clima tra Regione e Comune a quello dell'era Soru-Floris.
IL BILANCIO Dopo 98 settimane al governo della città, la Giunta di centrosinistra è ancora alle prese con situazioni molto simili a quelle lasciate in eredità dal centrodestra. L'Anfiteatro? Non ci sono più gli spettacoli e nemmeno il palco, la platea e il primo anello. Ma rimangono ancora il secondo e il terzo anello - in cassa c'è un milione e mezzo per i lavori, bisognerà aspettare il bando - mentre il monumento è tristemente chiuso. Stesso discorso, ma percorsi diversi, per Tuvixeddu (il parco non è ancora stato inaugurato definitivamente) e per lo stadio Sant'Elia. Il Lirico? Il fallimento è stato scongiurato e questo è il risultato a cui Zedda teneva di più, ma le polemiche restano.
LE POSIZIONI DI SEL E PD «Se vogliamo che i nodi si sciolgano è necessario evitare l'isolamento», suggerirono a febbraio i compagni di partito di Sel, dal coordinatore Francesco Agus al senatore Luciano Uras. Parlavano del Poetto, ma forse non si volevano fermare lì. E il Pd? Col primo partito in Comune, o almeno coi suoi dirigenti, il rapporto è basato su un «sostegno leale», nonostante le critiche (di varie gradazioni) arrivate nei mesi scorsi e ora nascoste sotto la cenere, in attesa di un vertice rimandato dallo scorso ottobre. Non ci sarà più la maxi riunione - rinviata dopo la scomparsa di Emanuele Sanna - ma al massimo un incontro faccia a faccia, magari tra il sindaco e il segretario cittadino Yuri Marcialis, o il capogruppo Davide Carta.
IL RIMPASTO RINVIATO Le pressioni sul rimpasto sono diminuite. Per due ragioni. La prima: l'agenda del primo cittadino e della Giunta sono piene di scadenze importanti: piano triennale delle opere pubbliche da varare, i chioschetti aspettano ancora di sapere di che morte devono morire, poi arriverà il tempo del Bilancio. La seconda è squisitamente politica: nel centrosinistra c'è molto movimento, difficile capire quali sono gli equilibri giusti. L'Idv - che esprime un assessore - è alla ricerca di una nuova identità, mentre Sel potrebbe addirittura confluire nel Pd. E allora il partito di maggioranza che fino a ieri non nascondeva una propria insoddisfazione, potrebbe ritrovarsi in casa il sindaco.
Michele Ruffi


LOTTA AGLI SPRECHI. Oggi il Comune spende quattro volte meno rispetto al 2010
Addio alle consulenze d'oro
Sfida vinta: in 2 anni risparmi per oltre un milione di euro

Stop agli sprechi e alle spese inutili. È uno degli obiettivi della prima ora della Giunta guidata da Massimo Zedda, che da subito ha dovuto fare i conti con il taglio dei contributi statali. E così, tra le altre cose, il costo delle consulenze esterne è stato ridotto dell'80 per cento in soli due anni. Un vero e proprio record. Nel 2010, prima che salisse al governo della città il centrosinistra, il Comune spese 1,4 milioni di euro in parcelle di avvocati, psicologi, ingegneri e professionisti scelti dall'amministrazione per portare a termine progetti specifici.
Nel 2011 la prima flessione (Zedda si insediò a giugno) del conto totale: si scende sotto il milione, per la precisione a 908mila euro. Ma è nel 2012 che arriva la riduzione più consistente. La spesa per le consulenze diminuisce fino a 294mila euro. Meno di un quarto rispetto a due anni prima. Un obiettivo che il primo cittadino ha sempre inserito tra le priorità e che rappresenta certamente uno dei risultati più lusinghieri di questi due anni. A novembre del 2011 fu lui stesso a sottolineare gli «oltre quattro milioni di euro» pagati in quattro anni per le consulenze commissionate sotto la Giunta di centrodestra. Tutte le spese sono state pubblicate anche sul sito istituzionale del Comune.
Nel 2008 il Municipio impegnò per questa voce ben un milione e 784 mila euro, nel 2009 ne spese 380mila, nel 2010 la somma salì a un milione e 256mila euro. E per il 2013? Per adesso la media è simile quella dello scorso anno. Fino ad ora - le statistiche arrivano fino a marzo - sono stati spesi meno di 100mila euro. ( m. r. )

 


L'attacco
Spazi verdi
pubblici:
regolamento
in ritardo
I consiglieri comunali Giovanni Dore (Idv) e Enrico Lobina (Fds) chiedono «risposte sui tempi di attuazione e pubblicizzazione del regolamento sull'affidamento di spazi verdi pubblici». Il documento, approvato sei mesi fa dal Consiglio, «consente l'affidamento di spazi verdi a soggetti pubblici e privati. L'affidamento diffuso ne consentirà una maggior cura. Il risultato finale potrà essere quello di avere, a costo zero, una città con verde di maggiore qualità. Il regolamento è stato votato all'unanimità sia commissione urbanistica che in Consiglio»
I due consiglieri di maggioranza attaccano: «In questi mesi il Comune avrebbe dovuto disporre, tramite i propri organi, gli adempimenti applicativi che rendessero il regolamento operativo, come la pubblicazione dell'elenco delle aree disponibili. Doveva renderlo noto alla cittadinanza con tutti i mezzi pubblicitari possibili, a partire da quelli istituzionali. Non risulta che si sia adempiuto».
Il caso del regolamento «è solo un esempio, affinché possa svilupparsi un nuovo approccio da parte degli uffici, che sono tenuti ad attuare le linee di indirizzo fornite dagli assessori e dal Consiglio». (m. r.)