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L'ombra dell'Ikea sulla Città Mercato di Pirri: pronto lo sbarco a Cagliari

Fonte: web Castedduonline.it
18 aprile 2013

    La grande operazione

di
Maurizio Bistrusso
 

Giovedì 18 Aprile 2013 | 01:15

L'Ikea apre a Cagliari? Quella che fino a qualche giorno fa era solo un'ipotesi ora sembra trasformarsi in realtà. La multinazionale svedese avrebbe deciso di investire in città e voci attendibili e molto diffuse negli ambienti del commercio cagliaritano danno ormai per certa l'operazione. I tantissimi estimatori e potenziali clienti che si erano espressi a favore nei social network e avevano espressamente richiesto l'arrivo in Sardegna del noto marchio mondiale di mobili e accessori per la casa a prezzi contenuti potranno finalmente soddisfare le loro richieste. Ora non sembrano esserci più dubbi. L'Ikea potrebbe rilevare una delle due Auchan presenti a Cagliari. L'ipotesi che circola con più insistenza e sembra la più attendibile è che sarà l'ipermercato Auchan Cagliari Marconi, di via Dolianova 35, a lasciare il posto al grande negozio Ikea. La grande struttura presente vicino allo stagno di Molentargius  potrebbe presto cambiare veste e colorarsi di giallo con le scritte blu del marchio internazionale. Il colosso svedese deve ancora risolvere i problemi amministrativi legati alla scadenza dei contratti d'affitto dei negozi presenti nella galleria. Ormai dovremmo essere arrivati alle battute conclusive e non si esclude che entro l'anno la situazione venga definita. La notizia ha creato grande tensione tra gli operatori dl settore. Lo slogan "spazio alla vita" dell'Ikea stride con la realtà del commercio cagliaritano e di tutta l'isola che registra un crollo nelle vendite e la morte di tantissime attività che hanno accompagnato intere generazioni e che fanno parte della storia della città. "I negozi chiudono e molte attività hanno disdetto i contratti d'affitto e sono destinate a chiudere - dice  Roberto Bolognese, presidente della Confesercenti Provinciale di Cagliari - e lasciare a casa migliaia di dipendenti. La crisi che sta vivendo il comparto è destinata ad aggravarsi sempre di più ogni giorno che passa e all'orizzonte non si vedono segnali di ripresa. L'arrivo del colosso dell'arredamento mondiale preoccupa tutte le associazioni di categoria. I mobilieri e gli artigiani del legno  con lo sbarco della multinazionale rischiano di chiudere definitivamente. Noi difenderemo sempre i piccoli commercianti e la gente deve capire che con le multinazionali noi siamo solo consumatori finali. Queste aziende non producono reddito e nessuna risorsa per la realtà locale e pagano le tasse nelle loro sedi legali e quindi nelle nazioni di appartenenza. Non possiamo  più accettare passivamente che il nostro territorio venga continuamente invaso e depredato. L'operazione potrebbe diventare utile se l'Ikea coinvolgesse gli operatori sardi e installasse una fabbrica nel nostro territorio. In questo modo sarebbero salvaguardate la produzione e in parte i posti di lavoro". Non mancheranno le polemiche per un'operazione che rischia di dividere sicuramente gli utenti e gli operatori del settore. Nei prossimi giorni si aprirà il confronto che scatenerà un acceso dibattito sull'opportunità che un altro colosso commerciale possa sbarcare in terra sarda. Voi cosa ne pensate? Siete favorevoli o contrari?