Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Città bella, ma non la conosce nessuno»

Fonte: La Nuova Sardegna
11 aprile 2013

 

Royal Carribean, uno dei tre soci nella gestione del terminal crociere, al lavoro per una strategia di lancio dello scalo







CAGLIARI. Ha deciso di vedersi un po’ di Sardegna da solo John Terceck, vicepresidente per lo sviluppo commerciale di Royal Carribean, la compagnia di navi da crociera che ha vinto la gara assieme ad altre due società per gestire il futuro terminal sul molo Rinascita. Il porto di Cagliari gli è piaciuto, la città lo stesso, ma anche a lui ha fatto un po’ di impressione il tipo di accoglienza per lo straniero nei locali pubblici: quasi scostante quando si è presentato da solo e non faceva cenno di capire l’italiano, più benevola quando è arrivato con la comitiva italiana. Anche lui ha trovato curioso che, per bere un caffè, si dovessero attraversare dodici corsie di strada e, ai due politici salutati dall’ex collega Piergiorgio Massidda ora presidente dell’autorità portuale, ha detto: la Sardegna è bella, ma non la conosce nessuno, solo in certi ambienti molto d’èlite qualcuno sa dov’è la Costa Smeralda. Sull’accoglienza a Cagliari hanno fatto storia anche le lettere dei crocieristi che la compagnia Costa qualche tempo fa ha mostrato agli operatori cagliaritani.Una raccontava della turista americana in Castello che si è vista negare l’accesso al bagno in un locale perché aveva consumato solo un caffé, un’altra del blog dove alcuni operatori di trasporti invitavano i crocieristi a non comprare i tour a bordo perché a terra glieli avrebbero fatti pagare meno. Insomma: Cagliari non è una città turistica.

Terceck dopo il giro in solitudine, nei locali messi a disposizione dall’autorità portuale, ha ricevuto la visita di una delegazione di commercianti cagliaritani e poi ha tenuto una teleconferenza con gli altri soci rimasti nei loro lontani uffici. Tema: il porto di Cagliari, che è bello, spazioso, alle spalle ha una città bella e ariosa con un mare splendido, vale la pena di correre per fare prima possibile il terminal crociere.Il marketing territoriale non è solo un buon suggerimento per i gentili ospiti dell’autorità portuale: alla società gestore del terminal torna utile che la città sia più conosciuta per incrementare i traffici anche di compagnie diverse dalla Royal Carribean. Che questa compagnia creda in Cagliari è noto: anni fa presentò un progetto per il fronte porto all’allora presidente dell’autorità portuale, ma non venne accolto, raccontano oggi, perché di eccessivo impatto sulla città. Infine, sui servizi: non hanno scritto lettere solo i crocieristi della Costa ma anche un gruppo di anziani cagliaritani che si complimenta con l’authority perché in tutta Marina non ci sono bagni pubblici, gli unici sono in porto, ma c’è un difetto: chiudono alle 16 e poi è il deserto.