Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

PERCHÉ SU STANGIONI HA UN VERO FUTURO

Fonte: Sardegna Quotidiano
10 aprile 2013

 

di Antonio Mattana

Non so quanti di voi, rientrando a Cagliari di notte in aereo, hanno notato l’impressionante sequenza di luci e lumicini nella periferia urbana del territorio in prossimità di Quartu Sant’Elena e della costa. Si espande per tantissimi chilometri. Al viaggiatore non sardo sembra di arrivare in una sterminata area metropolitana, città popolata da milioni di abitanti. In confronto Cagliari è perfettamente racchiusa tra Poetto, porto, lagune, strade statali e dai quartieri periferici dei comuni limitrofi. Nelle previsioni urbanistiche di chi ha amministrato Quartu per decenni, si è dato il via libera ad interventi edilizi localizzati addirittura a otto chilometri dal consolidato centro storico. Fenomeno creato anche dall’abusivismo edilizio portando Quartu al 3° posto in Italia per numero di casi di abusivismo dopo Napoli e Gela. Non certamente un vanto per gli Amministratori che in questi decenni si sono succeduti nel governo della città, e che tutto hanno fatto tranne quello di controllare questi fenomeni. Ora, nell’articolo pubblicato dal “Sar - degna Quotidiano” in data 4 marzo 2013, interviene sul nuovo quartiere di Su Stangioni l’ex sindaco di Quartu Luigi Ruggeri lanciando tra l’altro l’al - larme, per il nuovo quartiere, sui costi a carico della comunità. Avremmo capito un autorevole intervento, anche critico, da parte di Amministratori o ex Amministratori che abbiano di fatto contrastato quel tipo di programmazione e sviluppo urbano, oggi denunciato dallo stesso ex Sindaco. Ma in tutti questi ultimi decenni cosa ha visto succedere nel proprio territorio comunale? In termini di realizzazione delle infrastrutture, chi scrive dovrebbe sapere che le opere di urbanizzazione primaria sono interamente a carico dei proprietari delle aree oggetto dell’intervento proposto, mentre le opere che dovranno realizzarsi da parte del comune di Cagliari sono corrisposti dai contributi che verseranno gli stessi all’amministrazione comunale di Cagliari. I proprietari delle aree edificabili di Su Stangioni, hanno in tutti questi anni corrisposto al comune di Cagliari, ingenti somme ai fini Ici/Imu. L’articolo del 4 aprile scorso vuole richiamare l’attenzione della Regione Sardegna, sul fatto che le poche risorse debbano necessariamente essere indirizzate a soddisfare interventi di recupero di quei territori sfuggiti al controllo degli Amministratori dei comuni limitrofi a Cagliari. Di cosa si ha paura? Che la Regione Sardegna finanzi qualche risorsa per il comune di Cagliari per il quartiere di Su Stangioni, a discapito di possibili future risorse al comune di Quartu? E sul tema del reale decremento demografico, questo non è anche sintomo, per le giovani coppie, della precarietà del lavoro, della decrescita economica, del non poter avere disposizione abitazioni a costi sostenibili, dove costruire un futuro e una famiglia? La Cooperazione edilizia è stata sempre in prima linea nel soddisfare questo fabbisogno abitativo, è tra gli artefici delle soluzioni prospettate nel nuovo quartiere lungo la S.S. 554, non chiede deroghe o favori urbanistici, non chiede premi di volumetrie, danaro pubblico. Non vengono dirottati su queste aree fondi pubblici per bonifiche ambientali o infrastrutture pubbliche di sorta. Dietro di noi non ci sono i cosiddetti poteri forti. Nonostante tutto è in grado di soddisfare i propri soci, a costi notevolmente inferiori di quelli offerti dal libero mercato. Tra l’altro non ci sarà invenduto perché le aree, per la maggior parte, sono di tantissimi piccoli proprietari che intendono costruire l’abitazione per se stessi e/o per i propri figli. Si barattano o si vogliono confondere nell’opinio - ne pubblica i contenuti innovativi, sociali, economici di un quartiere modello, con gli effetti del consumo del territorio e dell’abusivismo edilizio di questi decenni? Presidente Federabitazione ConfCooperative Sardegna