Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ferra versus Ferra, la chitarra dell'eleganza

Fonte: L'Unione Sarda
18 novembre 2008

I fratelli cagliaritani ancora insieme



Ferra vs Ferra è solo il titolo di un disco. Perché quel “versus” non ha nessun senso. I due fratelli cagliaritani si ritrovano, esattamente a 23 anni di distanza, a suonare insieme. L'ultima volta c'era ancora il Teatro Tenda, 1985.
Poi Milano tentatrice e Cagliari conservatrice li ha divisi, artisticamente parlando. Due percorsi, due esperienze, due crescite musicali e due vite vissute al di qua e al di là del mare: il più giovane Bebo si trasferisce nel laborioso capoluogo lombardo mentre Massimo preferisce stare nel solare capo di sotto sardo. Nella testa di entrambi la musica.
Eccoli nella Sala Blu dell'European Jazz Expò che ritrovano la gioia di suonare insieme, di intersecare a mezz'aria gli arpeggi delle chitarre, di corrersi incontro e fondersi in un suono unico. Sempre elegante. Sempre raffinato. Brani nuovi - quelli dell'album che vedrà la luce il prossimo gennaio fortemente voluto dall'etichetta cagliaritana S'Ard - distribuiti equamente nella parte compositiva e senza troppi, e anche facili, riferimenti al doppio passato dei due.
È la musica dei Ferra, non il suono dell'uno e dell'altro incollati insieme su un palco o su un cd. Pezzi assolutamente e rigorosamente acustici, dal tocco leggero, raffinati ed evocativi. Con nomi propri di vini, quelli che arrivano sulle nostre tavole. Perdera , Turriga , Ruinas forse per sottolineare un attaccamento alla terra, questa terra. Potrebbero stare su una compilation di musica chill come in una colonna sonora di un documentario di viaggi. Paesaggi musicali, armonie che sanno di risacca di mare e crescendo come di cavalli al galoppo e un motivo in più riassunto in una affermazione Eja , sì. Una dedica a Paoletta, che a giorni sposerà Bebo. Un brano che non comparirà nel disco ma che «ci piace fare». Facile capire il perché. «Non vi posso invitare tutti» dice dal palco. L'applauso che parte dalla sala è un augurio. Ma anche il ringraziamento per essere tornati, a distanza di tanti anni, a far scintillare insieme le corde delle chitarre. ( g.ca. )

18/11/2008