Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Caos chioschi in consiglio regionale «Basta divisioni serve una soluzione»

Fonte: Sardegna Quotidiano
2 aprile 2013

Poetto

L’INCONTRO La Lombardo accoglie l’invito di Zedda: sì al vertice per martedì. Sel spinge per la legge transitoria per cercare di salvare i baretti. La Procura vigila. Pasqua, deserto in spiaggia

Appello raccolto: «Signor sindaco, desidero informarla che l’incontro sulle problematiche relative alla permanenza, oltre il termine previsto, dei manufatti temporanei (chioschi bar) presenti nell’arenile Poetto è fissato alle ore 17 di martedì 2 aprile nei locali della presidenza». Firmato Claudia Lombardo. La presidente del consiglio regionale risponde così a Massimo Zedda che, giovedì, le aveva inviato una lettera per richiedere un incontro urgente per provare a scrivere la parola fine sulla telenovela dei baretti. Entrano così nel vivo le trattative per arrivare a una legge regionale che permetta alle strutture del Poetto di rimanere in piedi almeno fino all’approva - zione del Pul (piano di utilizzo dei litorali) , prevista entro la fine dell’anno. Il testo della norma sulla quale concordano tutti i capigruppo, fa sapere la Lombardo, è già all’attenzione della commissione Urbanistica. Una volta licenziata dovrà passare al vaglio della Commissione autonomie locali (presieduta dal sassarese Gianfranco Ganau) per poi essere votata in aula. La legge transitoria dovrebbe chiarire che il concetto di temporaneità delle strutture sulla spiaggia deve essere esteso fino al 31 dicembre 2013 e che questo criterio deve essere applicato ai baretti, ma non solo. Perché, come sostengono i consiglieri regionali di Sel (il capogruppo Luciano Uras, Giorgio Cugusi e Carlo Sechi), si parte dal caso Poetto ma il tema riguarda 72 comuni costieri dell’Isola: «Siamo concordi con l’iniziativa adottata dal sindaco di Cagliari», spiegano, «per un fattivo confronto tra il consiglio regionale, organo legislativo, e le amministrazioni direttamente interessate alla questione. In questo senso cooperativo dobbiamo agire tutti. Per questo è da rigettare ogni tentativo di dividere gli organi pubblici che a vario titolo debbono trattare la questione». Un messaggio destinato alla Regione, all’indi - rizzo dell’assessorato agli Enti Locali. Dove sono convinti che per risolvere la situazione sia sufficiente il decreto Rassu di febbraio. E che una legge regionale sul tema rischia di confliggere con le norme nazionali in tema di paesaggio. Comunque la strada che agli Enti Locali sembrano voler percorrere è quella della modifica delle linee guida dei Pul, con delibera regionale, per stabilire che il concetto di temporaneità delle strutture vale fino al 31 dicembre. Provvedimenti, delibera di giunta e legge regionale, che nella gerarchia delle norme occupano gradini diversi (la legge è superiore), ma tutti indirizzati a cercare di salvare la situazione. Ma alla lista dei protagonisti bisogna aggiungerne un altro: la Procura. Il pm Gateano Porcu ha già iscritto nel registro degli indagati, per abusi, i titolari dei quindici chioschi a cui il 31 ottobre sono scadute le autorizzazioni. Il passo successivo potrebbe essere il sequestro delle strutture. L’unica certezza è che questo Ponte pasquale il Poetto sarà un deserto senza servizi. E. F.