Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Voli quasi pieni ma niente boom

Fonte: Sardegna Quotidiano
2 aprile 2013

TURISTI A PASQUA

 

In periferia sembrerà Ferragosto perché le strade soprattutto periferiche preannunciano scenari da Deserto dei tartari. Non che tutti siano diventati improvviamente viaggiatori o solitari. Le condizioni economiche e i tempi più attuali non permettono di fare valigie e tantomeno di bastare a se stessi. Più che altro in città non c’è molto da fare. I negozi sono chiusi come ogni attività di tipo commerciale, escluso forse qualche caffé tra il Largo Carlo Felice e Via Roma. I cagliaritani si riposeranno a casa, qualcuno parte, altri con la macchina raggiungeranno la meta estiva o delle vacenze sperando nel primo sole. I turisti? Più i sardi che tornano a casa, perché i voli nazionali sono pieni e caso strano, da Barcellona col low cost se ne trovano ancora.

I MUSEI A salvare turisti e cagliaritani annoiati che aspettavano un po’ di tempo libero ci pensano i musei civici. L’assessore alla cultura Enrica Puggioni rassicura infatti che «non tutto è chiuso», almeno l’arte a Pasqua non va a dormire. «Restano aperte la Galleria Comunale, il Palazzo di Città, il Search e il museo Cardu», ha dichiarato la Puggioni. Il Palazzo di Città e il Cardu resteranno chiusi però il lunedì di Pasquetta, «ma perché è il loro normale giorno di chiusura settimanale». Per chi avesse invece pensato di concere il tempo libero alla bellissima mostra nel colle di San Michele, “Da Dürer a Picasso” rimandi pure a martedì. Il Consorzio Camù ha comunicato che i Centri Comunali d’Arte e Cultura Exmà, Ghetto e Castello San Michele e la Torre dell’Elefante resteranno chiusi. A Pasquetta andrà un po’meglio perché sarà “straordinariamente aperta la sola Torre dell’Elefante dalle 10 alle 16”. I turisti potranno quindi almeno vedere l’edificio che in epoca spagnola era diventato un carcere, immaginare che alle sue porte venivano appese le teste mozzate dei prigionieri condannati a morte e decapitati, e tornare a casa con qualcosa di storico da raccontare. Per lo più, chi ha sorvolato il mare, per tre giorni starà concentrato al centro della città. Per i cagliaritani invece meglio le passeggiate e la tavola. E a proposito, qualche agriturismo pieno si trova ma a differenza dei tempi migliori i ritardatari fanno ancora in tempo a buscare qualche posto in più e anche più di qualche. Se la valigia si fa, la si fa per raggiungere qualche altra località dell’isola, assaporare splecialità tipiche e respirare aria buona. Ma poi la maggior parte delle fughe dai semafori sono più che altro destinate agli arrivi a casa di amici, magari fuori città, basta che ci sia il barbecue per la carne e il solito sacrificio dei capretti.

AEROPORTO Ma i turisti quanti sono? Dalla Sogaer fanno sapere che si prevede un movimento di 45-50 mila passeggeri nell’arco di tempo tra il 28 marzo e il primo aprile, cifra complessiva tra andate e ritorni. Non va quindi benissimo considerato che i posti messi a disposizione delle compagnie sono stati 60.068. Nessun pienone ma, visti i tempi, poteva andare decisamente peggio. Fattostà che raggiungere Cagliari da Milano nella giornata di oggi risulta impossibile, i voli sono finiti. Così i rientri per martedì, da Roma compresi. Sorprende invece che la compagnia low cost Ryanair che di solito vede croci rosse per pienone nelle giornate di festa questa volta abbia ancora qualche posto disponibile per chi volesse arrivare ad esempio da Barcellona. Pochi spagnoli quindi, ma decisamente più sardi che tornano a casa. TURISTI AL CENTRO In ogni caso i turisti che raggiungo- I VOLI Da Milano impossibile trovare un biglietto per venire in città, anche i rientri proibitivi: Roma irraggiungibile no l’Isola preferiscono entrare nel suo cuore pulsante. Nei dintorni il deserto c’è davvero. L’associazione dei bed and breakfast di Cagliari e Provincia non riporta infatti buone notizie. «Non abbiamo mai avuto così poche presenze come in questa Pasqua», ha dichiarato Enrico Marras della Domus Karalitanae. «Nell’assemblea dei 26 soci in molti si sono lamentati dall’assenza di turisti, forse va meglio al centro di Cagliari ». Nel cuore della città in effetti sono pochi i posti rimasti per i ritardatari. Quindi, se il tempo vorrà, qualche passeggiata dei turisti tra castello e Piazza Yenne romperà l’isolamento cittadino e regalerà un po’ di colore alle strade.