Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'Autorità portuale a Parigi: «La zona franca si farà»

Fonte: L'Unione Sarda
28 marzo 2013


PORTO CANALE. Massidda al Salone internazionale del trasporto
 

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La zona franca non c'è ancora e chissà se mai si farà visto che nonostante sia inserita nello Statuto speciale, la nostra Costituzione, non si è mai concretizzata. Ma il ritorno dell'argomento nell'agenda politica regionale evidentemente l'ha resa nuovamente vendibile nei mercati internazionali se è vero che i vertici dell'Autorità portuale e della Cict (Cagliari international container terminal) l'hanno evocata più volte al Salone internazionale del trasporto e della logistica che si conclude oggi a Parigi.
SERVIZI IN VETRINA Nella capitale francese sono stati messi in vetrina tutti i servizi del Porto canale. A partire dalla banchina della Cict, lunga oltre un chilometro e mezzo e con fondali profondi 16 metri. Un'infrastruttura che può offrire ai propri clienti l'opzione di connessioni “Just in Time” da nave madre a nave madre o da nave madre a nave feeder (imbarcazione più piccola) grazie alla possibilità di ormeggiare due grandi natanti di lunghezza superiore ai 300 metri in contemporanea alle navi feeder.
OPERAZIONI RAPIDE Sulla base di 379 navi oceaniche e 432 navi feeder, il tempo medio per l'avvio delle operazioni di banchina calcolato dall'arrivo della nave al punto pilota è stato solo di 1,5 ore.
«Si sta procedendo velocemente per lo sviluppo della zona franca che in Europa ha vantaggi prettamente doganali e che la Regione ha iniziato a investigare al fine di inserire vantaggi di tipo fiscale come nelle zone economiche speciali», ha spiegato il presidente dell'Autorità portuale Piergiorgio Massidda agli operatori della rassegna. «Il primo step», ha aggiunto, «prevede lo sviluppo della zona in una area contigua alla banchina del terminal di transhipment».
POSIZIONE STRATEGICA La Sardegna è un'isola al centro del Mediterraneo distante solo 110 miglia nautiche dai principali porti del nord Africa con poche miglia di deviazione dalla rotta principale Suez-Gibilterra. Una piattaforma logistica naturale, punto ideale per realizzare un banchina remota di collegamento con i mercati emergenti del Nord Africa, una porta verso l'Europa e il resto del mondo».
I primi bilanci sui traffici commerciali a quasi tre mesi dall'inizio del 2013 attestano una crescita del 4 per cento rispetto al 2012. (f.ma.)