Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il museo ucciso nella culla

Fonte: L'Unione Sarda
28 marzo 2013


VIA AMPERE. In tre anni era stato visitato da 1409 studenti e 3500 persone
 

Resta un giallo la chiusura della Città dell'Impresa
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Una sola scritta sbiadita dal tempo e dal calpestio dei passanti resiste fiera e indomita sul sentiero che porta all'accesso della Città dell'Impresa, lo spazio interattivo e multimediale dedicato alla cultura imprenditoriale, nell'ex distilleria di via Ampere: «La migliore preparazione per domani è fare il tuo meglio oggi».
CHIUSURA MISTERIOSA Quasi un monito per la giunta guidata dal sindaco Massimo Zedda, che nell'agosto del 2011, a soli tre anni dall'apertura, decise di chiudere il centro. Una scelta drastica che resta ancora un mistero. Trovare una spiegazione si è rivelato infatti un percorso tortuoso attraverso rimpalli di competenze e di responsabilità tra i vari uffici del Comune: l'assessore alla Cultura rinvia a quello delle Attività produttive, che rimpalla alla Programmazione e politiche comunitarie, il cui dirigente passa all'addetto stampa del sindaco l'onere di fornire la motivazione. Così dal palazzo di via Roma fanno sapere che dietro la chiusura ci sarebbero le vicende dell'agenzia di sviluppo locale Ask - la cui procedura di liquidazione iniziata dalla precedente giunta Floris si concluse nel febbraio del 2011 - che occupava però solo due stanze al pianterreno dell'intero complesso architettonico formato da due corpi e due livelli distinti. Per cui ancora oggi non è chiaro cosa c'entrasse l'Ask con l'associazione Città dell'impresa, che per tre anni ha gestito e valorizzato lo spazio di via Ampere, garantendo l'apertura e la fruizione del museo a studenti e cittadini.
LA CITTÀ DELL'IMPRESA L'associazione nata nell'aprile del 2009 riuniva il Comune di Cagliari, l'Università e i principali attori economici del territorio tra cui il Bic Sardegna, ideatore e curatore dello spazio multimediale che, oltre a diffondere la cultura d'impresa, avrebbe dovuto incubare nuove aziende e offrire assistenza allo start up. «Le procedure di scioglimento dell'agenzia cagliaritana - dice l'allora tesoriere dell'associazione Gerolamo Solina - erano state avviate prima della cessazione di tutte le attività della Città dell'Impresa. Forse poteva esserci un rischio di sovrapposizione di attività tra l'agenzia e l'associazione per la convergenza delle materie trattate, ma non capisco come la liquidazione già in atto di Ask potesse influenzare lo svolgimento delle funzioni del centro fino a indurre la giunta Zedda a disporne la chiusura».
MUSEO OFF-LIMITS Immerso nel verde del parco dell'antica distilleria, questo museo multimediale custodisce un patrimonio di tecnologia unico in Italia che gli è valso il riconoscimento come best practice della Commissione europea dell'impresa e industria. Nel breve periodo di apertura è stato visitato da centodieci classi della provincia di Cagliari e dell'Iglesiente per un totale di 1409 studenti e 3500 visitatori. Che ancora domandano, senza risposta: che fine ha fatto la Città dell'impresa?
Matilde Gianfico