Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I vigili urbani: «Via le divise»

Fonte: L'Unione Sarda
20 marzo 2013


Cresce la protesta dei dipendenti, sit-in in via Roma


All'ingresso del Comune sventolano le bandiere dei sindacati. All'interno, sulle scale, c'è una scatola di cartone, la scritta verde Offerte per la produttività dei dipendenti comunali . La saletta sindacale da ieri mattina è occupata, la protesta contro la scelta dell'amministrazione di assegnare i premi solo ai dirigenti e agli alti funzionari entra nel vivo. Sono arrivati di prima mattina, armati di bandiere e striscioni. Una cinquantina, forse qualcuno in più, ma è solo l'inizio. Le sigle sindacali ci sono tutte: Cgil, Cisl, Uil, Ugl. «Non è una lotta tra colleghi, ma contro il sistema che nega il diritto alla contrattazione», spiega Mimmo Foddis, segretario provinciale della Uil. C'è pure il Dicapp, l'organizzazione dei vigili urbani, che annuncia: «Dal primo aprile restituiremo le divise». Lavoreranno in borghese. «Da troppi anni subiamo il mancato rinnovo del contratto», spiega Giorgio Desogus, segretario regionale. «Non anticiperemo più gli oneri a carico dell'amministrazione per il lavaggio, la custodia e la manutenzione del vestiario. Riconsegneremo tutti i capi in dotazione». Stessa cosa faranno uscieri, commessi e autisti.
Appesi alle pareti due cartelloni, raccolgono le firme per «mettere in mora l'amministrazione». Le rivendicazioni sono unanimi: «Non stiamo chiedendo aumenti di stipendio, ma una distribuzione equa e basata sull'effettiva produttività». Nicola Cabras, presidente della Rsu e segretario della Cgil, aggiunge: «Siamo disposti a sacrifici, purché li facciano tutti». Claudio Camba, responsabile Rsu della Cisl, è polemico: «Continuano a violare i nostri diritti». Le Rsu precisano: «È una lotta contro il sistema che nega il diritto alla contrattazione». Martedì prossimo, Ferdinando Secchi, presidente della Commissione al Personale, ha convocato le organizzazioni sindacali e l'assessore Luisa Sassu. Intanto oggi la protesta si trasferisce fuori dai cancelli di via Roma.
Sara Marci