Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Strade, situazione drammatica

Fonte: L'Unione Sarda
18 marzo 2013


La piogge insistenti hanno peggiorato un quadro già molto difficile: troppi pericoli

L'assessore Marras: «Da trovare i soldi per riasfaltarle»

Rovesci e temporali hanno aggravato una situazione già difficile. Sgretolando l'asfalto e dando origine a buche, dossi e avvallamenti che mettono in pericolo gli automobilisti, ma soprattutto gli scooteristi e i ciclisti. Il rischio di infilare una buca con la ruota anteriore della moto o della bici è concreto. E le proteste, tra i fruitori dei circa 380 chilometri di strade cittadine, si moltiplicano mentre il Comune piange miseria («dobbiamo trovare fondi», dice l'assessore ai Lavori Pubblici Luisanna Marras) e attacca chi - da Abbanoa all'Enel - esegue lavori e rattoppa male. Una vecchia storia, purtroppo, ancora irrisolta.
LA MAPPA DEL DISAGIO Dal centro alla periferia lo scenario non cambia e il problema riguarda paradossalmente anche vie bitumate da poco, ma evidentemente in modo non impeccabile. Solo alla Fonsarda, nella parte alta del Cep, a Mulinu Becciu e La Palma (esclusa via Noto, dove strade e marciapiedi sono in pessime condizioni). Ma l'effetto ragnatela è prematuramente ricomparso in viale Sant'Avendrace e anche in via dei Donoratico. A Pirri i rattoppi sono saltati e sono ricomparse le voragini. Situazione disastrosa in via Legnano, dove le buche si susseguono e sembra di stare sulle montagne russe. Disagi pesanti nelle vie Randaccio, del Canneto, Famagosta e in via Flavio Gioia, in coincidenza del capolinea del pullman.
BUCHE E CRATERI In via Machiavelli (San Benedetto) si è formato un cratere. In cima al dosso che degrada verso via Sarpi l'asfalto non esiste più. Trappola analoga in via Romagna, all'altezza di piazza Kennedy, dove si è formata una vasta trincea che costringe i mezzi a inchiodare per evitare guai seri. Anche in via Bandello si è formato un buco. Pavimentazione stradale dissestata al Quartiere Europeo, a Genneruxi e a San Giuliano nelle vie San Salvatore Da Civita, Berengario e dei Vittorini. In via dell'Abbazia un tombino è sprofondato. In via dei Conversi la pista ciclabile è un susseguirsi di rattoppi. Stesso spettacolo lungo le corsie preferenziali delle vie Sonnino e XX settembre. In Castello, alla Marina e a Stampace, le piogge hanno smosso diverse piastrelle, rendendo il lastricato insidioso. Effetto ragnatela nelle vie della Pineta, Venezia e Milano (Bonaria).
LE ALTRE ZONE Manto stradale bucherellato in piazza Amsicora. Sconquassamento a Sant'Elia, nelle vie Fasano e Manurita, in piazzetta Livingstone, in via Schiavazzi e viale Borgo Sant'Elia angolo via dei Musicisti. Pavimentazione stradale a pezzi in viale Calamosca. Non va meglio al Quartiere del Sole e al Poetto devastato dalle mareggiate. Asfalto da rifare nelle vie Garibaldi e Manno. Problemi a San Michele (via Premuda ma non solo) e a Is Mirrionis (via Quirra e via Is Cornalias). Non si salvano il Corso, viale Trento, viale Sant'Avendrace e viale Monastir (in uscita dalla città). Senza dimenticare strade contese dove l'asfalto non c'è mai stato (via dell'Oleandro, vico Tuveri) o non si può rifare (via Olbia e via Guzzoni degli Ancarani): Comune e proprietari non trovano un accordo. Da anni.
Paolo Loche


L'esponente della Giunta Zedda: «Noi le sistemiamo, loro le bucano di nuovo»
Enel e Abbanoa nel mirino
«Rattoppi mal fatti, difficile rivalersi sulle imprese d'appalto»

«Le strade erano già malandate, il maltempo non ha fatto altro che peggiorare la situazione. Una stima dei danni è impossibile. I nostri tecnici sono al lavoro per individuare le situazioni più critiche sulla base delle segnalazioni dei cittadini». Così l'assessore comunale ai Lavori pubblici, Luisa Anna Marras. «Vogliamo dare risposte, ma servono fondi. Vedremo quello che riusciremo a trovare. Nel prossimo bilancio di previsione cercheremo di inserire somme adeguate».
L'obiettivo è evitare i rattoppi e privilegiare gli interventi duraturi. «Stiamo invocando il bel tempo perché quando piove le riparazioni sono complicate. Bisogna intervenire con la bitumazione a freddo e il rattoppo, si sa, in questi casi non regge a lungo». Marras ha annunciato che il Comune cercherà di rivalersi sulle imprese per i lavori mal fatti. «Sono numerosi gli interventi che lasciano a desiderare. Registriamo ripristini fatti male soprattutto da Abbanoa ma anche dall'Enel. Perfino le nostre stesse ditte, talvolta, utilizzano materiali scadenti. Serve una sorveglianza stringente e bisogna mettersi d'accordo. Ci vuole rispetto reciproco». Che senso ha riasfaltare, se poi arriva Abbanoa e scava una trincea? «È questo il problema. Bisogna coordinarsi bene, nell'interesse dei cittadini. A tal fine proporremo ad Abbanoa e all'Enel un protocollo d'intesa per stabilire insieme tempi e modalità di intervento. Abbanoa, a onor del vero, si è già attivata, predisponendo un suo programma». Ma la strada è ancora lunga. «Per viale Regina Margherita il coordinamento c'è stato», conclude l'assessore, «per cui una volta completata l'opera non ci sarà bisogno di riaprire la strada. È così che dovrebbe andare sempre». (p.l.)

 


Le spese
Bitumarle
costa 15 euro
al metro quadro
Per rifare l'asfalto il Comune spende, in media, 15 euro a metro quadro. «Ma la cifra è variabile», sottolinea Mario Mossa, dirigente dell'assessorato ai Lavori pubblici, «dipende dallo spessore del bitume, il cosiddetto tappeto di usura, e dallo spessore del bynder, ossia il sottofondo. Il tappeto di solito misura 3 centimetri e costa 7 euro al metro, il bynder può essere spesso fino a 10 centimetri e costa, al massimo, 1,50 euro». Per arrivare a 15 bisogna aggiungere i costi di operai e i mezzi. «Senza dimenticare la fresatura. Asfaltare direttamente impone un innalzamento dei tombini per evitare di coprirli. Se fresiamo via l'asfalto non ce n'è bisogno». Il materiale grattato via è considerato rifiuto speciale e il Comune paga lo smaltimento. Non è tutto. Possono sorgere complicazioni. «Faccio un esempio», conclude Mossa, «stiamo intervenendo nelle corsie preferenziali di viale Bonaria e presto interverremo nelle vie Sonnino e XX Settembre. Per sostenere il peso dei pullman serve un sottofondo (misto calcareo) assai più resistente, alto 25-30 centimetri. Per cui si rende necessario scavare e la spesa sale ancora». (p.l.)