Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

“Infinita”: ballo in maschera per sorridere sull'esistenza

Fonte: L'Unione Sarda
7 marzo 2013


Al Massimo la compagnia tedesca di mimi, musicisti, ballerini e artigiani

Sabato a Cagliari debutto sardo di Familie Flöz
“Per avere l'acquavite buona devi buttare la testa e la coda”.
Ecco, secondo la Familie Flöz con la vita bisogna fare esattamente il contrario di quel che un detto popolare sardo - antico popolo di distillatori clandestini - raccomanda di fare con i superalcolici. Se butti la parte iniziale e quella finale di quel che gocciola dall'alambicco elimini il rischio di bere il velenoso alcol metilico. Ma anziché un digestivo devi distillare uno spettacolo lieve e intelligente, poetico e sorprendente, allora dell'inizio e della fine, della testa e della coda, della primissima infanzia e della morte non puoi fare a meno.
E infatti “Infinita” è un'opera che tocca spesso e volentieri la nascita, la dipartita e quel che sta nel mezzo, cioè principalmente il sesso. Gli spettatori cagliaritani potranno constatarlo sabato alle 21 - e domenica alle 19 - quando nella sala grande del Teatro Massimo il gruppo più stimolante ed espressivo del teatro tedesco - per la prima volta in Sardegna - andrà in scena per la regia di Michael Vogel e Hajo Schüler.
Familie Flöz è un gruppo internazionale di artisti di teatro - attori, musicisti, ballerini, registi, costruttori di maschere, lighting designer, costumisti, drammaturghi. Maschere sproporzionate e caricaturali li hanno resi celebri con i loro spettacoli per tutta la famiglia. E il biglietto da visita per la prima sarda di questa così eterogenea e armoniosa compagnia è appunto “Infinita”, uno spettacolo senza parole, incentrato sui primi e sugli ultimi istanti di vita, sulla nascita e sulla morte. È uno spettacolo sui momenti in cui avvengono i grandi miracoli della vita, il timido ingresso nel mondo, i primi coraggiosi passi e l'inevitabile caduta finale.
Un mosaico dei grandi piccoli momenti della vita. Semplice, e composto delicatamente, è un breve sguardo sui temi perpetui della nascita, del sesso, della morte e tutto ciò che è universalmente comico.
E per chi non vuole solo godersi la poesia muta e sorridente di questa messinscena, ma vuole approfondirne meccanismi e idee guida, domani pomeriggio alle 18 la Familie Flöz - al secolo al secolo Björn Leese, Benjamin Reber, Hajo Schüler e Michael Vogel - incontrerà gli studenti e il pubblico nell'aula 6 della Facoltà cagliaritana degli studi Umanistici in collaborazione con il corso di Scienze della Comunicazione.