Rassegna Stampa

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Alfabeto del Mondo, rabbia e petizione: "Comune, noi non siamo abusivi"

Fonte: web Castedduonline.it
6 marzo 2013

    Via Eleonora d'Arborea

di
Federica Lai

Mercoledì 06 Marzo 2013 | 00:25

“Io non credo che ci possano mandare via sul serio: è impossibile. Non può una Giunta di sinistra, che ha fatto importanti passi avanti in termini di civiltà, anche con la nascita della Consulta degli immigrati, sfrattare un’associazione come la nostra che si occupa di  volontariato”. Con queste parole Eugenia Maxia, che dirige l’associazione Alfabeto del Mondo, interviene sulla polemica dei locali di via Eleonora d’Arborea. La Onlus da novembre  2011 si trova al primo piano dello stabile senza nessuna procedura di assegnazione. Lo stesso assessore alle Politiche Sociali, Susanna Orrù, ha ribadito che “lo stabile comunale di via Eleonora d’Arborea deve essere ristrutturato e l’associazione Alfabeto del Mondo deve abbandonare il primo piano che occupa abusivamente. Più volte abbiamo chiesto loro di lasciare la struttura – spiega l’assessore Orrù - ma forti della voglia di fare volontariato hanno sempre preferito no rispettare le regole”. Ma Eugenia Maxia precisa: “Noi siamo in regola. La sede ci è stata data provvisoriamente in attesa di un’autorizzazione definitiva che ancora non è arrivata, ma non è colpa nostra. Ci siamo trasferiti a novembre 2011 previa autorizzazione comunale in attesa che venisse emanato il regolamento per l’assegnazione degli spazi alle associazioni. Esattamente un anno dopo è stato emanato il regolamento per l’erogazione dei contributi per attività culturali e di spettacolo”. L’articolo 13 del Regolamento in questione  dice che “l’amministrazione
comunale può disporre l’assegnazione gratuita o a canone ridotto, per  finalità culturali, di locali o immobili di proprietà o comunque gestiti dall’amministrazione comunale, ai medesimi soggetti ai quali possono essere concessi contributi monetari per attività culturali”. In base a quest’articolo la presidente Maxia dice di avere effettuato l’iscrizione all’albo delle associazioni che operano in campo culturale.  E di avere presentato il 19 febbraio 2013 tutta la documentazione richiesta per avere la sede. “Noi non siamo abusivi – aggiunge Eugenia Maxia – siamo in regola dal momento che abbiamo fatto le nostre richieste in base al regolamento comunale. C’è poi il Piano delle Politiche Culturali da cui risulta che questa sede è destinata alle associazioni, quindi noi siamo nel posto giusto”. Per quanto riguarda i lavori di ristrutturazione su cui il Comune ritiene necessari e le spese  sostenute, Eugenia Maxia precisa : “Siamo intervenuti noi a nostre
spese anche per rifare l’impianto elettrico e siamo disponibili anche a rifare la facciata dello stabile qualora rimanga la nostra sede. Le bollette non le abbiamo mai pagate solo perché nessuno ce l’ha chiesto.
Se ci fosse una richiesta da parte del Comune adempiremo anche a questa spesa”.  Il 28 marzo prossimo l’associazione Alfabeto del Mondo sarà in via Roma davanti al Palazzo Civico per consegnare all’amministrazione comunale le migliaia di lettere di petizione contro lo sfratto  scritte
in tutte le lingue. “Non so come finirà questa vicenda –conclude Eugenia Maxia - spero che questa richiesta, che tra l’altro abbiamo appreso dalla stampa, faccia solo parte della campagna elettorale. Per  ora non posso che ritenermi orgogliosa di essere a capo di questa associazione composta da adulti e molti giovani anche minorenni. E  che da anni offre la possibilità alle persone socialmente svantaggiate e agli immigrati di usufruire  in modo gratuito di libri e corsi di inglese, italiano e informatica”. Nella foto i volontari e gli studenti dell’associazione Alfabeto del Mondo.