Rassegna Stampa

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Su Stangioni, nel progetto spuntano anche due mega torri: "Discutiamone"

Fonte: web Castedduonline.it
4 marzo 2013

Il nuovo quartiere in bilico


di  Jacopo Norfo

Domenica 03 Marzo 2013 | 00:35

Spuntano anche due mega torri, nel progetto del nuovo quartiere di Su Stangioni. Alte e imponenti, di oltre venti piani, destinate a servizi e a uffici, due colossi di cemento a un passo dalla statale 554. In un rione che verrebbe attraversato anche dalla nuova metropolitana leggera, che passerebbe proprio in mezzo all’area di Is Trincas al centro dell’intervento. Ma loro, i progettisti, sono pronti a qualsiasi modifica pur di fare approvare un progetto che scotta: “Siamo pronti a discutere con l’amministrazione comunale- confermano Paolo Laconi e Giacomo Pisano- anche perché chi ha acquistato quei terreni ha speso qualcosa come undici milioni di euro soltanto di tasse. Se le torri non piacciono, si possono anche eliminare, ma quella volumetria andrebbe poi ridistribuita all’interno delle altre zone. Per questo probabilmente è meglio che venga sviluppata in altezza”. Cagliari in realtà non ha sinora avuto molta fortuna con le torri: quelle di Monreale sono rimaste abbandonate per anni, quella dell’ex Telecom in piazza Giovanni si è salvata solo quando sono intervenuti i privati per recuperarle e costruirci il T Hotel. E quelle di Santa Gilla hanno modificato lo skyline della città. L’amministrazione comunale di centrosinistra cosa ne pensa? Sarebbe favorevole o contraria alle due mega torri di Su Stangioni ai bordi della statale 554? Se ne riparlerà da martedì, quando in consiglio comunale verrà discussa l’interrogazione di Andrea Scano del Pd. I proprietari delle aree hanno speso moltissimi soldi con in tasca il via libera del Comune nel 2006, e quello del piano strategico comunale di qualche mese fa. Resta da capire se, dopo i no dei consiglieri Dore e Ghirra, si possa arrivare a un accordo per la costruzione di questo nuovo quartiere di quasi tremila abitanti. Un crocevia fondamentale per la crescita  della città, sul quale anche il sindaco Zedda dovrà esprimersi per tracciare la vera linea di sviluppo del capoluogo.