Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

IN COMUNE E Zedda conta i voti tre poltrone in ballo il rimpasto è vicino

Fonte: Sardegna Quotidiano
27 febbraio 2013

IN COMUNE E Zedda conta i voti tre poltrone in ballo il rimpasto è vicino

Il voto a Cagliari è stato omogeneo. Salvo qualche rara eccezione, a scartabellare i risultati sezione per sezione, sia per la Camera che per il Senato, si trova l’indicatore del Movimento 5 Stelle (primo partito) che schizza spesso oltre il 25 per cento delle preferenze, superato solo in qualche caso dal Pd, soprattutto sul versante Palazzo Madama, quasi mai dal Pdl. Monti, e quindi soprattutto Riformatori, ha viaggiato intorno al 7-8 per cento, con qualche exploit in doppia cifra. Rivoluzione Civile (quindi Idv e Federazione delle sinistre) supera a stento il due per cento un po’ dappertutto. E Sel, il partito del sindaco Massimo Zedda, viaggia spesso a quota cinque punti e spiccioli. Nel dettaglio, su 87.585 elettori, ecco le percentuali generali al Senato in città: Pd 27,91, Sel 5,54, Cd 0,57. Totale coalizione coalizione centrosinistra: 34,04 per cento. Pdl 23,47, che con gli altri “piccoli ” arriva a un totale di coalizione del 27,06 per cento. Il Movimento di Beppe Grillo arriva al 25,44 per cento. La Lista Monti all’ 8,20, Ingroia al 2,16, il Psd’Az allo 0,9. Alla Camera le distanze non cambiano granché: Pd al 25,39, Sel al 5,7, Cd allo 0,45 per cento, per un totale di coalizione del 31,55 per cento. Il Movimento 5 Stelle sale al 26,74 per cento, al Pdl va il 21,51 (totale coalizione di centrodestra 25,11), Monti 7,88, Udc un bassissimo 1,60 e un ancor più bassa Fli, 0,61 per cento. Ingroia non va oltre il 2,88 e il Psd’Az non raggiunge l’uno per cento. Numeri che ieri, scorporati per sezione, sono stati analizzati dagli uomini (e le donne) dei partiti. In moto anche quelli del sindaco Massimo Zedda. Il voto alle Politiche non è un referendum sul suo operato, ma le conseguenze devono essere tratte. Il Pd si conferma vero partito a Cagliari, Sel perde smalto e più di qualche zero virgola, l’Idv confluita con Ingroia non funziona (ma questo è un problema nazionale). E queste sono le componenti più importanti che, nel 2011, hanno portato alla vittoria il primo cittadino. Come influiranno questi risultati sul governo della città? Zedda qualche giorno fa, rispondendo a una domanda su un rimpasto nella sua giunta, aveva nicchiato: «Registreremo gli equilibri di governo», era stata la risposta dal sapore democristiano. Prudenza d’obbligo in quei giorni, quando il voto si avvicinava. Ma adesso il tempo inizia a correre e lo stesso sindaco, ai suoi, dice che bisogna rilanciare l’azione di governo della città. Dai banchi del Pd, in municipio, non si sollevano richieste da tagliatori di teste. Anche perché rimarrebbe la grana dei nomi da fare per sostituire le eventuali prossime vittime della giunta. Qualche assessore sembra comunque più in bilico di altri. Se Luisa Anna Marras e Mauro Coni hanno (pare) la garanzia di restare al loro posto, rischiano di saltare due donne: Susanna Orrù (Politiche sociali) e Enrica Puggioni (Cultura), entrambe di Sel. Traballa anche la poltrona di Pierluigi Leo (Servizi tecnologici), espresso dall’Idv. E in primavera, massimo ad aprile, potrebbe conoscersi la nuova giunta. Più “politica”. E. F.

SUSANNA ORRÙ Assessore alle Politiche Sociali vicina a Luciano Uras paga anche un rapporto teso col Pd.

ENRICA PUGGIONI Assessore alla Cultura, ottimo rapporto con Zedda. Rischia di pagare le proteste di parte del mondo culturale cagliaritano.