Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lirico, va in scena il secondo atto ma della protesta

Fonte: La Nuova Sardegna
25 febbraio 2013

 

CAGLIARI. Bela Bartok, Igor Stravinskij e Anton Webern sí. Ma prima il secondo atto della protesta dei lavoratori del Lirico. Una manifestazione bis dopo l'esordio di venerdì sera: i dipendenti si...




 

CAGLIARI. Bela Bartok, Igor Stravinskij e Anton Webern sí. Ma prima il secondo atto della protesta dei lavoratori del Lirico. Una manifestazione bis dopo l'esordio di venerdì sera: i dipendenti si sono schierati a pochi passi dagli ingressi e, senza intralciare l'afflusso degli appassionati di musica classica, hanno esposto gli striscioni che in poche parole sintetizzano la rabbia e la preoccupazione di questi giorni: «Assemblea permanente» e «No allo scioglimento della Fondazione». Distribuiti anche agli spettatori che si accingevano ad entrare nello stabile di via Sant'Alenixedda per godersi il concerto diretto da Pietro Mianiti i volantini firmati Rsu che denunciano le paure dei lavoratori sul futuro della Fondazione. Soprattutto in vista dell'apertura della nuova stagione lirica. Poco prima dell'inizio dello spettacolo i lavoratori sono entrati all'interno del Teatro sfilando con gli striscioni tra le mani. Le Rsu del Teatro hanno denunciato proprio venerdí pomeriggio al termine del l'assemblea dei lavoratori i loro dubbi non solo sul futuro del Lirico, ma anche sulla corresponsione degli stipendi di marzo. Il braccio di ferro con i vertici della struttura di via Sant'Alenixedda vanno avanti ormai da oltre quattro e mesi e mezzo. Data di inizio della battaglia l'1 ottobre: tutto è partito dalla ufficializzazione della nomina del nuovo Soprintendente Marcella Crivllenti. Non sono escluse nuove iniziative nei prossimi giorni, ma i lavoratori attendono l'esito dell'udienza al Tar di mercoledì: davanti ai giudici del Tribunale amministrativo saranno discussi i ricorsi presentati da alcuni dei partecipanti alla manifestazione d'interesse per la nomina del Soprintendente. I lavoratori sono convinti che sia importante dare certezze e gambe ai progetti del Lirico e si stanno coordinando con i colleghi delle altre Fondazioni italiane. Nelle settimane scorse hanno anche scritto una lettera al ministero dei Beni Culturali. «Nessuna risposta – hanno detto le Rsu venerdì in conferenza stampa – ci sentiamo abbandonati». (s.a.)