Rassegna Stampa

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Al Poetto ancora amianto, all'orizzonte un'altra pulizia del litorale

Fonte: web cagliaripad.it
25 febbraio 2013

Online la relazione conclusiva della commissione comunale che ha indagato sull'eternit in spiaggia. Alla Giunta si chiede “un nuovo intervento di rimozione”, ma sono esclusi rischi per la salute
Andrea Deidda
 

Al Poetto c’è ancora amianto, all’orizzonte un’altra pulizia del litorale. Online la relazione conclusiva della commissione comunale che ha indagato sulla presenza di eternit in spiaggia. Alla Giunta si chiede “un nuovo intervento di rimozione” ma sono esclusi rischi per la salute.

Dopo cinque mesi e undici sedute la commissione d’inchiesta sull’eternit al Poetto afferma: sulla spiaggia dei Centomila c’è ancora amianto, per questo sarà necessaria una nuova pulizia dell’arenile. La relazione conclusiva conferma quanto detto, alcune settimane fa durante un incontro sulle osservazioni al Pul(Piano di utilizzo del litorale), da Franco Anedda l’odontoiatra residente in viale Poetto autore del primo esposto alla Procura lo scorso 3 maggio: “Prima di fare operazioni sulla spiaggia andrebbe rimosso tutto l’eternit che c’è, quella che è stata fatta in estate non è una bonifica ma una pulizia di superficie. La sabbia è ancora piena soprattutto alla quinta fermata”.

Questo diceva Anedda il 25 gennaio, un mese dopo ecco la conclusione dell’indagine in Comune: “La commissione invita la Giunta - con ogni consentita celerità - a effettuare un nuovo intervento di rimozione dell’eternit e di smaltimento in discariche specializzate, operando, previa valutazione con gli Enti competenti, con le migliori tecniche disponibili ed a minore impatto ambientale, riducendo al minimo possibile la rimozione della posidonia e la possibilità di rottura dei frammenti di eternit, valutando, inoltre, l’opportunità di effettuare il monitoraggio della qualità dell’aria durante le fasi di rimozione dei rifiuti dall’arenile”.

L’esito, approvato all’unanimità da consiglieri di maggioranza e opposizione, si basa su audizioni di tecnici comunali ed esterni e sulla documentazione “storica e recente” in possesso dell’amministrazione comprese fotografie della recente operazione avvenuta in estate: dalle carte emerge anche che non occorre una bonifica vera e propria del luogo perchè “le fibre libere di amianto sono sotto la soglia d’allarme”, come riferito il 24 ottobre dal rappresentante della ditta Ati Se Trand alla commissione. Nella stessa seduta tuttavia è stato anche evidenziato che “le attività di rastrellamento e di vagliatura, non essendo previste nel contratto, per quanto potessero rimuovere una maggiore quantità di rifiuti, per decisione della Direzione Lavori non sono state proseguite poichè onerose per l’amministrazione comunale”. Sulla spiaggia dunque rimarrebbero alcune zone critiche anche se “una valutazione è difficile” visto che “non è stato possibile effettuare una completa pulizia dell’arenile”.

Nonostante ciò i diversi Enti interessati “hanno escluso qualsivoglia pericolo da contaminazione, ritenendo che l’intervento effettuato sull’arenile sia qualificabile come rimozione di rifiuti pericolosi e non come bonifica, precisando inoltre che - in via precauzionale - il monitoraggio dell’aria è stato effettuato fino al mese di novembre”.

Un’altra conferma di quanto si ipotizzava è arrivata inoltre dall’origine dell’eternit: “E’ da escludere la possibilità che possa trattarsi di materiale depositato recentemente da qualcuno sulla spiaggia” dunque è datato 1986 ovvero l’anno in cui le benna delle ruspe si abbattè sui casotti per demolirli: la maggior parte dei frammenti rinvenuti era erosa e nella parte della spiaggia vicina alla strada.