Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il palazzo comunale occupato dalla Onlus «Non ci sono regole»

Fonte: L'Unione Sarda
21 febbraio 2013


Via Eleonora d'Arborea


Tre piani, circa mille metri quadri in via Eleonora D'Arborea, pieno centro. Inutilizzati, o quasi: «Al momento ci lavorano due impiegati del Municipio», racconta Fabrizio Rodin (Pd), presidente della commissione Politiche sociali, che lunedì ha portato a termine un sopralluogo nella palazzina. Una proprietà comunale che non risulta nemmeno tra quelle affidate ai Servizi sociali. «Stiamo cercando di capire se gli immobili sono sfruttati al meglio. E questo edificio di sicuro non è valorizzato a dovere», spiega Rodin.
Al primo piano, poi, l'associazione Alfabeto del mondo organizza corsi di lingua per immigrati. Tutto gratis. Ma la Onlus non ha nessun titolo per occupare quei locali: «Le stanze ci sono state date in via provvisoria, senza un documento scritto e formale, a settembre del 2011», spiega la presidentessa Eugenia Maxia. Insomma: per il Comune quegli spazi dovrebbero essere vuoti, invece ci sono i 5000 libri che l'associazione ha raccolto per metterli a disposizione di centinaia di stranieri. E tutti giorni la Onlus organizza lezioni e corsi. All'insaputa del Comune, o meglio: senza una regolare autorizzazione. Tanto che una domanda di affidamento è stata depositata proprio ieri, dopo il blitz della commissione.
L'assessore alle Politiche sociali Susanna Orrù parla di «occupazione» e aggiunge: «L'affidamento in via provvisoria è stato deciso dagli uffici, poi è scaduto e come in tanti altri casi l'associazione è rimasta nei locali senza averne titolo. È sempre successo. Purtroppo, senza un regolamento per l'assegnazione di questi spazi, non si potrebbe fare diversamente. L'alternativa sarebbe mandar via tutti. È necessario fare una ricognizione di tutti gli immobili comunali e decidere quali sono i criteri per affidarli. Quel palazzo comunque verrà liberato presto, perché ha bisogno di una ristrutturazione».
Non è la prima volta che l'edificio si trova al centro delle polemiche. Durante l'amministrazione Floris, l'ex assessore Anselmo Piras (Pdl) si lamentò del «sottoutilizzo» dell'immobile. «Anche all'epoca la struttura era quasi vuota, ci lavoravano solo due funzionari che poi vennero trasferiti in via Abruzzi», spiega ora Piras. Nel magazzino invece sono conservate decine di sedie Kartell: design da duecento euro a pezzo. Inutilizzate.
Michele Ruffi